Il 18 ottobre, l’Atlético de Madrid riprenderà le sue partite ufficiali, affrontando l’Osasuna allo stadio Metropolitano. In questo incontro, il capitano della squadra, Koke Resurrección, assumerà ancora una volta il comando del centrocampo, grazie al lavoro svolto durante la pausa per le nazionali.
Koke ha sfruttato l’opportunità nata dall’infortunio di Cardoso, dimostrandosi uno dei giocatori più prestati nel mese scorso. Insieme ad Antoine Griezmann, una delle sorprese recenti, Koke è diventato un elemento fondamentale nella crescita dell’Atlético. A 33 anni e con quasi 700 apparizioni con il club, continua a dimostrare il suo valore e la sua utilità per la squadra, che non ha ancora mostrato il suo massimo potenziale.
Non solo per la sua lettura del gioco, in cui, secondo Simeone, è il più abile della rosa, ma anche per il suo impegno e la sua presenza in campo, che conferiscono a Pablo Barrios più libertà e lo avvicinano alla porta avversaria. Koke ha saputo trarre il massimo vantaggio dalla situazione di Johnny Cardoso, un giocatore arrivato per essere titolare, ma ora costretto a competere con una delle migliori versioni del capitano. Al momento, Koke continuerà a ricevere opportunità, poiché un colpo subito durante l’allenamento di martedì, nello stesso tobillo infortunato un mese fa, rallenta il recupero di Cardoso, che non ha potuto allenarsi con i compagni né mercoledì né giovedì dopo l’incidente.
Martedì, aveva ripreso ad allenarsi con la squadra, dopo più di un mese dall’infortunio. Tuttavia, un imprevisto lo ha costretto a procedere con cautela. Da quel momento, ha continuato a lavorare separato dal gruppo, evitando di calcare il terreno durante le sessioni di allenamento al Centro Sportivo di Majadahonda. La sua partecipazione alla partita contro l’Osasuna è fortemente in dubbio. Sembra quasi certo che non sarà in grado di giocare, contrariamente a quanto previsto prima dell’incidente di inizio settimana. Il giocatore ha saltato le ultime sei partite della sua squadra, includendo le vittorie contro il Rayo Vallecano, il Real Madrid e l’Eintracht, i pareggi con il Celta e il Mallorca, e la sconfitta contro il Liverpool ad Anfield.