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Camminare o correre: differenze, benefici e punti di contatto

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Prima di cominciare, è bene mettere in chiaro una cosa: aldilà di tutte le differenze, che una persona preferisca camminare o correre, ciascuno dei due movimenti è salutare per il proprio corpo. Tuttavia se si vuole raggiungere un obiettivo specifico, come la perdita di peso, uno potrebbe essere migliore dell’altro.

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Correre o camminare, la forma fisica quotidiana

Nonostante i suoi benefici, la corsa è un esercizio ad alto impatto che può essere duro per il nostro corpo.

Le gambe dei corridori assorbono più di 100 tonnellate di forza d’impatto in un solo chilometro. Per rimanere in buona salute a lungo termine, gli esperti raccomandano non più di cinque corse di intensità moderata a settimana, qualunque il terreno, sia esso una pista di atletica o la battigia in riva al mare. Camminare è più delicato per il corpo, dunque se si è preoccupati per gli infortuni, è meglio camminare. I corridori hanno una probabilità dal 20 al 70% di subire infortuni, mentre gli escursionisti hanno invece solo l’1-5% di probabilità di farsi male.

Per la perdita di peso: differenze tra correre e camminare

La matematica dimostra che la corsa vince questo testa a testa. Se una persona pesa circa 72 kg, con un’ora di camminata veloce brucia circa 300 calorie. Se impiega quel tempo facendo jogging, ne brucerà invece il doppio, 600. Questa differenza persiste anche quando il tempo di camminata viene allungato.

Contro l’appetito: correre o camminare?

Non è inusuale non avere fame dopo un esercizio. Gli ormoni che regolano l’appetito aumentano nel corso dell’attività fisica, sopprimendo perciò la fame.

Uno ha confrontato gli appetiti di coloro che correvano o camminavano con quelli che stavano seduti in silenzio per un’ora. I corridori hanno mangiato meno calorie, seguiti dai camminatori. I partecipanti sedentari, invece, erano famelici: hanno consumato circa 300 calorie in più di quante ne hanno bruciate.

Insomma, la corsa vince sulla camminata per quanto riguarda la lotta all’appetito. Certo, è bene ricordarsi di rimanere sempre idratati a sufficienza.

Per la salute generale: le non differenze tra correre e camminare

Se si vuole semplicemente rimanere in buona salute, camminare può essere buono quanto correre. Quando il dispendio energetico è uguale, camminare e correre riducono entrambi il rischio di malattie cardiache, ipertensione e diabete.

Importante è allora trovare il modo di inserire dai 30 ai 45 minuti di camminata nel proprio programma quotidiano. Si può camminare per andare al lavoro, o parcheggiare più lontano: insomma, non importa quale sia la scusa, conta solo camminare.

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