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Chi è Giuliano Alesi: il figlio d’arte che sogna la Formula 1

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Giuliano Alesi, figlio di Jean ex pilota del Cavallino, ha abbondonato l’Academy della Ferrari dopo esserci stato cinque anni. Scopriamo chi è il giovane francese che sogna un posto in Formula 1.

Chi è Giuliano Alesi

Giuliano è nato ad Avignone il 20 Settembre 1999.

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Entrambi i genitori sono nomi importanti nel loro settore: il padre è appunto Jean, capace di vincere un GranPremio alla guida della Ferrari, mentre la madre è la modella giapponese Kumiko Gotō.

Dopo aver iniziato coi kart, nel 2015 inizia la sua avventura in Formula4 francese dove ottiene discreti risultati (secondo nella classifica junior e quarto in quella generale).

Dal 2016 al 2018 decide di avventurarsi in GP3, dove viene ingaggiato del team piemontese Trident. Nel corso del triennio solo il 2017 si rivela un anno positivo: Alesi riesce a ottenere ben tre vittorie, chiudendo al quinto posto la stagione.

Nel 2019 e nel 2020 decide di cambiare ancora, passando in Formula 2. Qui non ottiene risultati esaltanti, finendo per cambiare ben tre team in soli due anni.

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Sulle orme del padre: l’esperienza in Ferrari

Insieme a Charles Leclarc nel 2016 viene inserito all’interno della Ferrari Driver Academy, un programma sportivo che punta a formare i giovani piloti in vista di un loro eventuale approdo in Formula 1, magari proprio con la scuderia di Maranello.

Nel Gennaio 2021, come capitato al padre trent’anni prima, ha potuto guidare una Ferrari, proprio nel circuito di casa. Il test è stato effettuato al volante della SF71H del 2018. La splendida esperienza è stata però l’ultima con la scuderia italiana. Infatti Alesi ha deciso di intraprendere una nuova esperienza in Giappone, dove correrà nella Super Formula Lights (la Formula 3 giapponese).

Nonostante ciò ha avuto parole al miele per la Ferrari, ringraziando tutti per l’esperienza al volante e per i cinque anni nell’Academy:

Ringrazio la Ferrari e la FDA per la fantastica opportunità che mi è stata offerta oggi. Potermi sedere nell’abitacolo della SF71H è stata un’emozione incredibile così come speciale è stato scendere in pista davanti a mio padre su una monoposto contrassegnata dal suo stesso numero di gara. A livello di maneggevolezza la monoposto non è troppo difficile da guidare ma la potenza è sorprendente, sembra non finire mai. Anche la frenata colpisce per quanto è pronta ed efficiente.

Anche il padre Jean ha voluto ringraziare la Ferrari per l’opportunità, volendo sottolineare come la scuderia di Maranello sia l’unica ad offrire una reale opportunità ai giovani. Secondo l’ex pilota oggi la Formula 1 è un posto per pochi e per entrarci bisogna essere miliardari, più che talentuosi.

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