La storia delle paralimpiadi

Paralimpiadi, ecco la storia dei giochi rivolti ad atleti disabili. Una competizione molto seguita a livello mondiale.

I giochi olimpici sono uno evento sportivo seguito a livello mondiale, oltre ai giochi dedicati ad atleti normodotati si svolgono le paralimpiadi, ovvero i giochi olimpici rivolti ad atleti dotati di disabilità. In questo articolo scopriremo la storia della competizione.

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Paralimpiadi: la storia

Tutto ha inizio grazie al neurochirurgo Ludwig Guttmann che nel 1948 organizzò una competizione rivolta a veterani di guerra con danni alla colonna vertebrale. La competizione assunse un ruolo internazionale a partire dal 1952 grazie alla partecipazione degli atleti olandesi.

Nel 1958 il medico italiano Antonio Maglio, direttore del centro paraplegici dell’ INAIL propose di disputare l’edizione di questi giochi a Roma 1960.

I giochi si disputarono con 23 nazioni rappresentate e ben 400 atleti. L’evento si svolse per la seconda volta ai giochi di Tokyo 1964, avrebbe dovuto proseguire a Messico 1968 ma il progetto naufragò nel 1966 per problemi del governo messicano.

L’edizione del 1968 si svolse quindi in Israele. L’edizioni del 1972 e del 1976 si svolsero rispettivamente in Germania e Canada ma in sedi diverse rispetto a quelle olimpiche. Nell’edizione di Canada ’76 per la prima volta parteciparono anche atleti con disabilità diversa dalla paraplegia.

Le prime paralimpiadi invernali si svolsero in Svezia dal 21 al 28 febbraio 1976.

Solo dai giochi di Seul 1988 si decise che le Paralimpiadi si potessero svolgere nella medesima città delle olimpiadi tradizionali.

L’abbinamento sistematico con i giochi olimpici tradizionali avvenne il 19 giugno 2001 quando il CIO ed il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) trovarono l’accordo per questo abbinamento.

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Paralimpiadi: logo e interesse pubblico

Il logo delle Paralimpiadi dal 1992 al 2004 si componeva di 3 taegeuk con i colori più utilizzati nei paesi del mondo ovvero il rosso, blu e verde. Simboleggiavano i tre aspetti più significativi dell’essere umano: corpo, spirito e mente.

Durante il meeting del comitato esecutivo tenutosi ad Atene nel 2003 il logo cambiò in tre agitos (dal latino io mi muovo) sempre nei tre colori del precedente ovvero rosso, blu e verde.

Il simbolo ruota attorno ad un punto centrale per enfatizzare il ruolo del IPC come raggruppatore di atleti provenienti da ogni parte del mondo.

Le paralimpiadi estive di Tokyo 2021 (si sarebbero dovuti svolgere nel 2020, ma non è stato possibile per via della pandemia di Covid-19) sono stati gli ultimi ad essere stati disputati ed hanno visto l’Italia ben figurare ottenendo molte medaglie.

Quelle invernali si sono disputati in Cina nel 2022.

Le prossime paralimpiadi invernali saranno disputate nel 2026 nell’ambito dei giochi di Milano Cortina che vedranno come punto di riferimento l’Italia.

Invece l’edizione estiva si disputerà a Parigi nel 2024.

Le Paralimpiadi hanno un ottimo successo di pubblico sia sui campi di gara che a livello televisivo, minore rispetto a quello delle olimpiadi tradizionali ma nelle ultime edizioni il numero di appassionati è cresciuto, in Italia in particolare complici le ottime prestazioni che hanno portato l’evento alla ribalta dei media nazionali.

Non a caso il nostro paese è molto riconosciuto sia per atleti che partecipano ai giochi estivi sia per quelli che disputano quelli invernali.

Scritto da Filippo Imundi
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