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Giannis Antetokounmpo vince l’NBA e realizza la missione che Kobe gli aveva affidato

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Vincendo gara 6 con il risultato di 105 a 98, i Milwaukee Bucks si sono laureati campioni a 50 anni di distanza dall’ultima volta. Protagonista assoluto della sfida, Giannis Antetokounmpo, che con 50 punti, 14 rimbalzi e 5 stoppate ha conseguito il titolo di MVP del match.

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Una vittoria, quest’ultima, che per il cestista greco ha un significato del tutto particolare.

Giannis Antetokounmpo e la missione che Kobe gli aveva lanciato

Correva l’anno 2017, quando Kobe Bryant, ritiratosi nell’aprile del 2016, si divertiva a lanciare sfide ai suoi giovani eredi su Twitter. Il 24 agosto, non avendo ricevuto alcuna challenge, Giannis Antetokounmpo ne reclama una, twittando sul profilo del campione americano scomparso nel gennaio del 2020. La risposta di Kobe, in quel caso, consistette nello sfidare il giocatore greco a vincere un titolo di MVP. Come ogni campione che si rispetti, Giannis si rimboccò le maniche, e molto presto portò a termine la missione.

Quando il cestista greco conseguì il suo primo titolo di MVP, fu lo stesso Kobe Bryant a ripescare quel tweet per congratularsi con lui e lanciargli un nuovo guanto di sfida. Il campione di Filadelfia, in breve, chiedeva a Giannis Antetokounmpo nientemeno che la vittoria del campionato di NBA. Non una challenge qualsiasi insomma!

Missione compiuta

Anche se Kobe Bryant disgraziatamente non potrà mai saperlo, nella notte di oggi, mercoledì 21 luglio, Giannis Antetokounmpo quella missione l’ha portata a termine. I suoi Milwaukee Bucks, battendo degli indomabili Phoenix Suns, si sono infatti laureati campioni a 50 anni di distanza. Avanti nella serie 3-2, i verdi sono riusciti a vincere gara 6, rendendo del tutto superflua un’eventuale gara 7. Sugli scudi, proprio il cestista greco, autore di una prestazione semplicemente eccezionale. Con la bellezza di 50 punti a referto, oltre a 14 rimbalzi, 5 stoppate e 2 assist, Giannis ha infatti conseguito il titolo di MVP dell’incontro. Realizzando, tutte e due in una volta sola, le sfide che Kobe gli aveva lanciato. La prima, per l’ennesima volta, l’ultima, invece, nella prima circostanza in assoluto.

Allo scadere del tempo, e una volta presa coscienza di quanto fatto, il ragazzo nato in uno dei quartieri più poveri di Atene (Sepolia) si è lasciato andare ad un pianto di gioia. Le sue lacrime, impresse nei cuori di milioni di spettatori, hanno fatto il giro del mondo e ci hanno ricordato, anche se solo per un attimo, che ogni cosa è possibile a patto di volerla per davvero. Uno stimolo fuori dal comune, in questo senso, quello che Kobe Bryant ha fornito a Giannis Antetokounmpo: non è da tutti, in fondo, ricevere un’investitura del genere.

Il ricordo di Pau Gasol

A rispolverare, circa 757 giorni dopo, la sfida che Kobe aveva lanciato a Giannis, nientemeno che il famosissimo cestista Pau Gasol. Con un apposito retweet, l’ex campione dei Lakers ha interpellato direttamente il suo vecchio amico Kobe per comunicargli che Antetokounmpo ha infine portato a termine la missione. Ovunque Bryant si trovi in questo momento, di una cosa siamo assolutamente certi: sul suo viso sta brillando il sorriso di chi aveva ragione.

Tag: nba
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