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La Juventus di Trapattoni nel decennio 1976-86: successi e delusioni

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Tra la Juventus e Trapattoni fu un amore sbocciato non senza qualche difficoltà e sorpresa. Giampiero Boniperti gli affidò la panchina della squadra torinese nel maggio 1976. Le sue precedenti esperienze in seno al Milan, squadra di cui è stato bandiera da calciatore, non furono esaltanti.

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Nell’ultima stagione, la 1975-76, portò i rossoneri al terzo posto in campionato. Dopo di che la società decise di cambiare per poter abbracciare una filosofia allora preponderante, la zona.

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La Juventus di Trapattoni

I primi anni sulla panchina della Juventus di Trapattoni furono subito entusiasmanti perché riuscì a vincere lo scudetto nella prima stagione, dopo una corsa entusiasmante e da batticuore con il Torino. In Europa si ripeté grazie alla vittoria della prima Coppa UEFA della sua storia contro l’Athletic Bilbao.

Questi dieci anni, comunque, verranno ricordati come un Decennio d’oro per la quantità elevata di trofei vinti dalla formazione bianconera.

Trapattoni portò con sé alcuni elementi dal Milan. Uno su tutti è Romeo Benetti, un uomo in grado di dare carattere e grinta in mezzo al campo. Tra gli altri colpi messi a segno al primo anno ci sono Boninsegna, strappato ai rivali dell’Inter e un giovane di belle promesse come Cabrini.

La stagione 1984-85 fu quella che lo consacrò tra le vette calcistiche europee e portò alla Juventus la prima Coppa dei Campioni della sua storia.

Con la lotta per il titolo presto svanita, visti anche i problemi fisici di Michel Platini e quelli del difensore Sergio Brio, Trapattoni puntò dritto verso la conquista di trofei europei.

Prima riuscì a ottenere il primo successo internazionale con la Supercoppa UEFA vinta ai danni del Liverpool per 2-0 a Torino, il 16 gennaio 1985.

Il successivo 29 maggio, giorno della finale dell‘Heysel, Trapattoni e i suoi ragazzi dovettero assistere a una delle più grandi tragedie della storia del calcio. La follia hooligans si tramutò nella morte di ben 39 tifosi.

Il primo successo bianconero della Coppa dei Campioni non poté essere festeggiato a dovere. Poi arrivò anche la Coppa Intercontinentale a Tokyo l’8 dicembre 1985, con una vittoria contro l’Argentinos Juniors ai calci di rigore, dopo il pareggio per 2-2 nei tempi supplementari.

L’ultimo anno passò con la conquista del sesto scudetto alla guida dei bianconeri. 13 vittorie in 10 anni per lui. Tanti successi, una maestria nel dirigere i campioni in campo che consacrarono Trapattoni a livello mondiale.

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