Perché i calciatori non possono scommettere: norme e regolamento

Il discorso scommesse è sempre molto delicato sia per quanto riguarda il calcio, ma anche per tutti gli altri sport: quali norme lo regolano?

Il tema del calcioscommesse è sempre molto caldo dentro e fuori al rettangolo di gioco, molto spesso infatti capita di chiedersi perché un calciatore non può scommettere. La risposta potrebbe venir da sé, però è bene chiarire le regole che delimitano l’argomento.

Perché i calciatori non possono scommettere

Le norme di comportamento da mantenere in ambito sportivo sono regolate da sette titoli, comprendenti 46 articoli. Il comma 1 dell’Art. 6 del primo titolo vieta ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse nell’ambito della FIFA, della UEFA e della FIGC.

Il comma 2 dello stesso articolo, in seguito, estende il divieto anche al settore dilettantistico.

Fatta questa premessa, si può fare una distinzione tra due tipi di divieto. Da una parte, quello di alterare le gare che tanto costò alla Juventus ai tempi di calciopoli, corrompendo o facendosi corrompere, dall’altra quello di scommettere sui risultati degli eventi sportivi della disciplina che si pratica. Si tratta di due divieti diversi e dal peso ovviamente differente, ma fortemente collegati fra loro. A questo proposito, considerando le difficoltà che si incontrano nel provare la corruzione, i provvedimenti e le squalifiche sono stati estesi anche a coloro colti a prendere parte alle scommesse.

juventus calciopoli

Per quanto riguarda la FIFA, riprendendo dunque quanto citato nell’Articolo 6, l’Articolo 25 del Code of Ethics afferma che tutti coloro che sono interni alla disciplina calcistica sono vincolati dal divieto di prendere parte direttamente o indirettamente a qualunque tipo di scommessa sportiva. Vien da sé, quindi, che non è solo l’alterazione del risultato ad essere vietata, ma anche e soprattutto la scommessa, seppur goliardica.

Il caso di Ivica Olic

È quello che è successo all’attaccante croato ex Bayern Monaco Ivica Olic. Nel 2016, quando militava nel Monaco 1860, la federazione lo ha squalificato per due turni e multato di 20 mila euro a causa di scommesse sportive effettuate su nove partite della 2.Bundesliga.

“era un gioco fra amici, un atto goliardico, non sapevo fosse vietato”

L’ex attaccante, che inizialmente si è dichiarato ignaro delle sanzioni legate all’accaduto, ha ammesso l’errore dichiarandosi dispiaciuto per la situazione.

ivica olic

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Non solo calcio

Tornando a quanto scritto in precedenza, i due divieti sono differenti. Nel 2017 infatti capitò che il CIO ha multato tre atleti olimpici che avevano scommesso sui risultati di una disciplina differente dalla loro. Infatti, a prescindere dalla manipolazione del risultato della gara, la commissione ha insistito sulla scommessa in sé.

cio

Un divieto che dunque si estende a tutti gli altri sport, collettivi o individuali. Come riporta infatti l’Articolo 8 della Federnuoto, ai nuotatori è vietato scommettere anche sui risultati delle partite di pallanuoto.

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