Non solo Messi: quali e quanti sono i calciatori vegani?

Per gli atleti seguire la corretta alimentazione è di un'importanza cruciale: ma quanti e quali sono i calciatori vegani?

La domanda, sotto questo riguardo, è una ed una soltanto: la dieta vegana è in grado di fornire ad un’atleta le necessarie proprietà proteiche ed energetiche?

Quali sono i calciatori vegani

Il giocatore più forte del pianeta non mangia la carne, e nemmeno prodotti di derivazione animale, qualunque questi siano.

Ebbene sì, Lionel Messi è vegano, e non ne fa affatto un mistero, anzi. Come rivelato dallo stesso fantasista argentino, il suo (relativamente nuovo) regime alimentario gli ha infatti permesso di perdere parecchio grasso in eccesso, tonificando al contempo i muscoli e concedendogli di raggiungere una condizione atletica addirittura migliore a quella sfoggiata in passato.

Il numero 30 del Paris Saint Germain, ad ogni modo, non è certamente l’unico campione ad aver preso una tale decisione. Per non guardare troppo lontano, in Serie A troviamo il difensore della Roma Chris Smalling, il quale mangia prevalentemente porridge, yogurt vegetale, frutta, frutta secca e riso integrale. In Germania, poi, troviamo un altro campione di livello, nientemeno che Gnabry, protagonista non a caso di una crescita fisica impressionante.

Calciatori vegani, il parere degli esperti

Ma, al di là delle pur rilevanti impressioni dei calciatori in questione, cosa ci dicono gli esperti al riguardo? Seguire una dieta vegana può inficiare le prestazioni di un atleta? O, al contrario, si deve supporre che un’alimentazione di tal fatta può addirittura migliorarne le prestazioni sportive?

Questa, per inciso, la posizione del biologo e nutrizionista sportivo Andrea Buccarini:

Quella vegana è un’alimentazione che presenta numerosi benefici per la salute. Tra questi, per esempio, si contano la riduzione del rischio di incorrere in malattie cardiache e diabete di tipo 2, oltre che l’abbassamento della pressione sanguignea e dei livelli di colesterolo “cattivo”. Alcuni studiosi affermano addirittura che una dieta vegana possa fornire potenziali benefici in termini di prestazioni atletiche grazie all’elevato contenuto di antiossidanti, polifenoli, micronutrienti e vitamine, in particolare la C e la E. I cereali, basilari in questo regime, aiutano a mantenere costante l’energia in campo e migliorano il recupero muscolare.

Cosa mangiare esattamente

Affinché una dieta vegana non vada ad inficiare le prestazioni sportive di un atleta, in ogni caso, è necessario che sia ben equilibrata, continua l’esperto:

Diete vegane poco equilibrate possono creare negli atleti carenze di micronutrienti, proteine, acidi grassi omega 3, vitamina B12, vitamina D, ferro, zinco, calcio, iodo, dovute all’eliminazione dei prodotti animali. Per ovviare a tali carenze, è opportuno introdurre una certa quantità di proteine vegetali, così da ricevere elementi fondamentali per il nostro corpo come gli amminoacidi. La loro presenza è infatti importante, specialmente dopo un allenamento intenso, dato che le proteine dei nostri muscoli vengono consumate, e risulta pertanto fondamentale integrarle e riassumerle. Il recupero muscolare permetterà di iniziare l’allenamento successivo con il pieno di energie. I vegani, in ogni caso, possono assumere le proteine attraverso alimenti comuni e di facile reperibilità, quali, per esempio, soia, piselli, tofu, lupini e seitan. I legumi, infatti, sono un’ottima fonte proteica, contenendo valori quasi doppi rispetto ai cereali.”

Leggi anche: Atleti professionisti che seguono una dieta vegana

Scritto da Andrea Crenna
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