Atleti professionisti che seguono una dieta vegana

Seguire una dieta vegana quando si è un'atleta, professionista o non, comporta numerosi vantaggi.

Dalle superstar della NFL alle medaglie d’oro olimpiche, questi atleti hanno abbandonato la carne per una dieta vegana e ora stanno infrangendo stereotipi e record mondiali. Nuotano più velocemente, sollevano pesi più pesanti e corrono più velocemente.

Madi Serpico, triatleta a base vegana

La triatleta d’élite Madi Serpico è diventata vegana per motivi etici ed è rimasta sorpresa dagli effetti sulla salute. In seguito al suo cambiamento ha vinto, o comunque si è piazzata, in competizioni quali la Pan American Cup e i Campionati nazionali canadesi.

Lei stessa afferma di riprendersi molto più velocemente dopo un allenamento e ciò è dovuto a un’alimentazione più sana ed equilibrata.

Ciò che per lei sta facendo la differenza sono in particolare la farina d’avena senza glutine, la frutta, le noci e i semi di lino.

Griff Whalen e il suo veganismo

Ricevitore prima dei Miami Dolphins e poi sei San Diego Chargers, Griff Whalen ha detto che la sua dieta vegana sta avendo un effetto positivo sulla sua salute e sulle sue prestazioni. In particolare, percepisce di essere diventato più forte, più snello e più veloce; di sentire meno dolore alle articolazioni e ai tendini e di recuperare più velocemente dopo un allenamento.

Per Whalen, componente indispensabile della sua dieta sono l’acqua di cocco, la spirulina, che aggiunge amminoacidi, e il limone, che è altamente alcalinizzante.

Rebecca Soni, il nuoto e le piante

Rebecca Soni ha vinto dozzine di medaglie nelle principali competizioni internazionali di nuoto del mondo, incluse tre medaglie d’oro olimpiche. È passata a una dieta a base vegetale semplicemente per provare qualcosa di nuovo.
A suo parere, gli effetti sono stati strabilianti: si è resa conto di quanto i cibi animali la rendessero pigra. Il veganismo le ha permesso inoltre di abbandonare le medicine per l’allergia, aumentando anche le sue prestazioni di resistenza.

L’ex nuotatrice americana è in particolare modo entusiasta di frullati vegani, cui aggiunge canapa e clorella. Non si stanca inoltre di sottolineare l’importanza della verdura, in particolar modo degli spinaci e della bietola.

Il surf e il veganismo di Tia Blanco

Tia Blanco è stata incoronata campionessa agli ultimi World Surfing Games, un traguardo che ha ottenuto anche nel 2015. La portoricana è vegana da tre anni, in seguito alla visione di Forks Over Knives e di documentari simili sulle diete occidentali tradizionali.

Da quando ha rinunciato ai latticini, dice, si sente molto più energica. Memorabile la sua apparizione nel documentario sequel di Cowspiracy, diretto da DiCaprio. La surfista è anche testimonial di People for the Ethical Treatment of Animals.

Una dieta vegana anche nel pugilato: Cam F. Awesome

Il pugile dei pesi massimi Cam F. Awesome, quattro volte campione nazionale di boxe USA e autoproclamato dipendente dal burro di arachidi, ha fatto una sfida vegana quando ha perso una scommessa. Ha odiato le prime settimane durante i ritiri di cibo spazzatura, ma poi ha iniziato a sentirsi meglio e ha trasformato la sfida in uno stile di vita.

Afferma che, anche solo mangiando a base vegetale per un giorno alla settimana, il corpo potrebbe risentirne positivamente.

Maratone vegetariane: Jackie Merrit

L’ultrarunner Jackie Merritt, dottoressa in terapia fisica con un dottorato in biomeccanica e scienza del movimento, preferisce basarsi sulla scienza quando dice che c’è solo una dieta che è stata costantemente dimostrata promuovere la salute a lungo termine e ridurre il rischio di malattia. Quella vegana.

Merritt, che ha completato circa 40 ultramaratone negli ultimi sette anni, è passata a una dieta a base vegetale dopo aver letto The China Study. Diventare vegana ha migliorato il suo lungo chilometraggio settimanale di corsa e accelerato il suo recupero.

Si alimenta ogni giorno con semi di chia aggiunti ai suoi frullati, ma non disdegna i semi di zucca, poiché ricchi di ferro e di vitamina B.

Elementi che non possono mancare nella dieta vegana degli atleti

  • Calcio. Seguire una dieta variata con piante ricche di calcio. Una tazza di bok choy permette di assorbire la stessa quantità di calcio di una tazza di latte.
  • Vitamina B12. Si trova principalmente nei prodotti di origine animale. Per sostituirla si devono assumere lievito alimentare, cibi fortificati o integratori vegani.
  • Iodio. Lo si ottiene attraverso i latticini o il sale iodato, altrimenti attraverso le alghe o gli integratori.
  • Vitamina D. Se non si riceve abbastanza luce solare, cibo fortificato come il latte di noci arricchito con vitamina D è consigliato a chiunque, indipendentemente dalla dieta.
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