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Inter Digitalbits, cosa sta succedendo allo sponsor ufficiale?

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Certe volte nel mondo del calcio si danno per scontato un sacco di cose, specialmente se si parla di introiti degli sponsor. I mancati pagamenti alla società sembrano appartenere ad un contesto arcaico, fino a quando non succede. E’ il caso dell’Inter che con lo sponsor ufficiale Digitalbits (azienda appartenente al mondo delle criptovalute) presenta degli arretrati nei pagamenti, a tal punto da togliere persino i loghi dello sponsor stesso dalle maglie.

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Cosa è successo? Possibile rimediare lo strappo? Cosa bolle attualmente in pentola? Non perdiamoci in chiacchiere e analizziamo la situazione.

Post Pirelli e l’entrata di Digitalbits

Dopo oltre vent’anni di Pirelli (divenuto ormai simbolo in casa Inter), i nerazzurri hanno dovuto affidarsi ad altri sponsor, e dopo un anno passato come comparsa, Digitalbits diventa partner principale della Beneamata: accordo che arrivava fino a 80 milioni di euro. Secondo quanto risulti attualmente, le prime tranche dell’accordo non siano state completamente deliberate. A primo impatto potrebbe sembrare un semplice ritardo, ma analizzando ciò che risulta nelle casse dello sponsor stesso, pare che i fondi siano tanto pochi quanto non in linea con gli accordi prestabiliti.

Precedenti preoccupanti (ancor prima dell’Inter)

Questa preoccupazione da dove salta fuori? La risposta sta in un pezzo di Justin Williams su insightxintel.com dove recita (seguendo l’articolo pubblicato da InterNews.it): “Burgio (fondatore dell’azienda) era associato a un gran numero di entità aziendali, molte delle quali avevano legami con Zytara. Secondo le informazioni raccolte, le questioni significative legate a Burgio riguardavano dei punti oscuri sulla sua etica data la collaborazione con un controverso cantante e il pugile, Floyd Mayweather. Dubbi sulla struttura di governance del marchio. Punti interrogativi sul track record finanziario di Burgio, in particolare le molteplici cause che ha dovuto affrontare per debiti non pagati. Preoccupazioni per il numero di società di Burgio cancellate dai registri delle imprese per non aver rispettato le leggi statali e di altro tipo. Negli Stati Uniti una serie di entità sono state sospese, liquidate o confiscate in Nevada, California e Delaware tra il 2005 e il 2019. In totale, 11 società associate a Burgio e Zytara sono state cancellate, almeno due delle quali sono state sciolte o insolventi per mancato pagamento delle tasse sulle società”. Il sospetto cresce e se il buongiorno si vede dal mattino la situazione sarebbe molto più delicata di quanto si possa pensare.

La decisione nerazzurra definitiva: cosa deve faer l’Inter?

A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa deve fare l’Inter di fronte ad un contesto delicato come questo? Sciogliere subito i contratti per evitare cattive sorprese da un punto di vista finanziario oppure dare la cosiddetta ultima chance? Ora come ora i nerazzurri sembrano intenzionati a percorrere la seconda strada, ma guardandosi attorno in attesa di certezze economiche molto più utili. L’Inter stessa ha bisogno di denaro (e le plusvalenze dei big/giovani arrivano sempre fino ad un certo punto), e solo il tempo emetterà l’ultima sentenza di una vicenda che, nel 2022, crea molta più confusione di quanto possa effettivamente sembrare dall’esterno.

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