La Real Sociedad e l’Athletic Club hanno concluso la loro sfida di domenica scorsa ad Anoeta con un pareggio senza reti, in un derby caratterizzato da un sostanziale equilibrio tra le due squadre, dove le difese hanno prevalso sugli attacchi.
Questo risultato non è soddisfacente per i padroni di casa, che speravano di avvicinarsi alle posizioni europee, mentre per gli ospiti rappresenta un punto importante nella loro battaglia per mantenere un posto in Champions League, una situazione tutt’altro che garantita, dato che Villarreal e Betis sono in forte competizione, con solo quattro partite rimaste nel campionato.
L’Athletic non vince in campionato al Reale Arena da otto incontri (3 pareggi e 5 sconfitte), con l’ultima vittoria risalente a marzo 2017, rendendo questa la loro striscia di insuccessi più lunga in trasferta contro i donostiarras nel XXI secolo. La formazione iniziale della Real non ha presentato sorprese, con Imanol Alguacil che ha scelto i giocatori in migliore condizione atletica. Una delle principali novità è stata il ritorno di Nayef Aguerd, assente per infortunio subito contro il Real Madrid nei quarti di finale di Coppa. Inoltre, Hamari Traoré e Aihen Muñoz si sono uniti alla formazione titolare, sostituendo Aramburu e Javi López.
D’altro canto, Ernesto Valverde ha adottato un approccio di rotazione per la partita. Con la sfida imminente a Old Trafford (giovedì 8 maggio), dopo la sconfitta per 0-3 contro il Manchester United nella gara di andata delle semifinali di Europa League, il tecnico dell’Athletic ha preferito gestire le energie. Quindi, i leoni si sono presentati a far visita alla Real senza il infortunato Nico Williams e con sette nuovi innesti rispetto alla gara contro gli inglesi. Solo Vivian, Ruiz de Galarreta, Iñaki Williams e Berenguer sono rimasti nella formazione iniziale. Il Reale Arena ha vissuto un incontro denso di emozioni e significato.
Imanol Alguacil ha disputato il suo ultimo derby contro l’Athletic dopo aver annunciato il suo addio alla guida della squadra txuri urdin, dopo sei anni di carriera. Nella prossima stagione, sarà Sergio Francisco a prendere il suo posto sulla panchina della Real Sociedad. La squadra, spinta dall’appassionato pubblico, è scesa in campo con grande determinazione, cercando di mettere sotto pressione l’Athletic all’inizio del derby. Tuttavia, le occasioni da rete sono state rare, poiché entrambe le formazioni si sono concentrate soprattutto sulla fase difensiva, risultando in una scarsa efficienza offensiva. I portieri Alex Remiro e Unai Simón hanno praticamente vissuto una partita senza grandi palpitazioni, in un confronto intenso ma molto bloccato, dove entrambe le squadre hanno fatto fatica a mantenere il possesso, con numerosi errori a centrocampo. Verso la fine del primo tempo, la Real, che ha dominato il possesso, ha sfiorato il gol con un tiro di Sergio Gómez, che però non ha centrato la porta. Così si è conclusa una prima frazione di gioco equilibrata. All’inizio del secondo tempo, il primo tiro in porta è arrivato al quarto minuto da Take Kubo, ma Unai Simón ha respinto senza difficoltà. Il Reale Arena ha cominciato a riscaldarsi grazie all’insistenza dei giocatori di Alguacil. L’Athletic ha replicato con un cross di Gorosabel, che Remiro ha sventato con un’ottima parata. Intorno all’ora di gioco, la Real ha avuto un’ottima opportunità con un colpo di testa di Brais Méndez su corner, ma Unai Simón ha effettuato un’altra grande parata, e l’azione è finita con un altro colpo di testa del difensore Jon Martín. Poco dopo, Kubo ha chiesto un rigore, ma il direttore di gara Soto Grado ha ritenuto l’episodio non punibile.
Negli istanti finali della partita, l’Athletic ha avuto un’ottima opportunità per segnare il gol dello 0-1. Tuttavia, il fulmineo scatto di Berenguer al momento di affrontare Remiro è stato interrotto in maniera decisiva dal giovanissimo difensore Jon Martín, che ha compiuto un’azione difensiva memorabile nel derby basco.