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Un infortunio che ha segnato la stagione
Duvan Zapata, attaccante del Torino e capitano della squadra, ha vissuto una stagione difficile a causa di un grave infortunio al ginocchio. Il 6 ottobre, durante una partita contro l’Inter, ha subito la lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale.
Questo infortunio non solo ha messo a rischio la sua carriera, ma ha anche privato il Torino di uno dei suoi giocatori più influenti. In una recente intervista al canale YouTube de La Gazzetta dello Sport, Zapata ha condiviso le sue emozioni e le sfide affrontate durante il recupero.
La lotta mentale e fisica
“E’ stato l’infortunio più grave della mia carriera”, ha dichiarato Zapata. “Sono uscito in barella tra gli applausi e ringrazio tutti per il supporto ricevuto.” La parte più difficile per lui è stata la lotta mentale. “Temevo questo infortunio ed è arrivato. Mi sto rimettendo piano piano e sto cercando di essere quello che ero. Ora in palestra faccio tutto, il prossimo step è tornare in campo.” La determinazione di Zapata è evidente: il suo obiettivo è tornare a giocare e contribuire al successo della squadra.
Il legame con il Torino
Zapata ha espresso il suo profondo legame con il Torino, un club che lo ha accolto a braccia aperte. “Fin dall’inizio mi ha aperto le porte. Ho ricevuto affetto e aiuto. E’ un orgoglio rappresentare un club così importante”, ha affermato. Il capitano si sente responsabile di dare l’esempio, sia in allenamento che in partita. “Bisogna dare l’esempio in allenamento, quando si sta insieme, in campo e in partita. Per questo sono capitano”. La sua leadership è fondamentale per il morale della squadra, specialmente in momenti difficili come questo.
Rivalità e competizione
Nell’intervista, Zapata ha anche parlato delle sue esperienze di competizione con altri difensori di alto livello in Serie A. “Ho fatto dei duelli con Bremer, Koulibaly, ma anche con Buongiorno è tosta. Poi Bonucci e Chiellini. Con il primo ci siamo affrontati nel mio massimo momento di forma.” La competizione in Italia è intensa, e Zapata ha riconosciuto il talento di altri attaccanti, citando Retegui come uno dei più forti. “Mi piacciono Lautaro e Thuram, ma anche Piccoli sta crescendo”. La sua analisi del panorama calcistico dimostra la sua passione per il gioco e il rispetto per i suoi avversari.
Il ruolo di Gasperini nella sua carriera
Infine, Zapata ha parlato del suo rapporto con Gian Piero Gasperini, l’allenatore che ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera. “Avevo 10 anni di carriera, Gasp mi ha insegnato i suoi concetti e mi sembrava di ricominciare daccapo. Ma ho segnato tantissimi gol.” La sua gratitudine verso Gasperini è palpabile, e Zapata è determinato a dimostrare il suo valore al ritorno in campo. “Sento di poter tornare e far vedere il valore che ho, è un obiettivo”. La resilienza e la determinazione di Duvan Zapata sono un esempio per molti, e i tifosi del Torino non vedono l’ora di rivederlo in azione.