Il Rayo Vallecano ha dimostrato nel corso di tutta la stagione di meritare il diritto di aspirare a un posto in Europa, grazie al suo approccio di gioco offensivo e alla mentalità combattiva mostrata contro ogni avversario, indipendentemente dal fatto che fosse teoreticamente più forte o meno.
Domenica scorsa ha conquistato il diritto di arrivare all’ultima giornata in condizioni di decidere il proprio destino per l’accesso all’Europa nella stagione 2025-2026.
Attualmente, la squadra di Vallecas occupa l’ottavo posto nella classifica con 51 punti e affronterà il Mallorca sabato alle 21:00, un avversario che non ha motivazioni per la partita.
Se il Rayo vincerà, garantirà il proprio posto in Conference League, mentre se oltre alla vittoria il Celta non ottiene un buon risultato, potrebbe scoprire un premio ancora più significativo, ovvero l’accesso all’Europa League.
In caso di sconfitta, le possibilità di accedere alla Conference dipenderanno dalle prestazioni di Osasuna. In ogni caso, è evidente che Vallecas si preparerà a festeggiare, desiderosa di assistere a un momento storico per la propria squadra.
Un’attesa di oltre 20 anni in Europa
Nella stagione 2000/2001, il Rayo Vallecano partecipò alla UEFA grazie a un invito, risultando tra le squadre con meno cartellini gialli dell’anno precedente. Durante quel torneo, la squadra madrilena superò diverse avversarie, tra cui Molde, Viborg, Lokomotiv e Girondins, arrivando fino ai quarti di finale, dove incontrò l’Alavés, che giunse secondo.
Dopo quella stagione, la squadra non tornò più in competizioni europee fino al 2013/2014, quando si guadagnò nuovamente il diritto sul campo, ma non poté partecipare a causa di una situazione di insolvenza. Di conseguenza, l’ente calcistico europeo non le concesse la licenza necessaria per competere.