Berenguer esplode Mestalla come farebbe Messi

Il match si è concluso con un colpo di grazia inflitto da un Athletic nettamente superiore a un Valencia che cercava disperatamente di aggrapparsi a qualche possibilità di qualificazione europea. Come Messi o, per usare il paragone di oggi, come Yamal, avete la scelta.

Berenguer ha attaccato dalla sinistra, orientando il suo movimento verso l’interno, verso l’angolo dell’area. All’improvviso, quasi senza preparare il tiro, un destro preciso. Una parabola perfetta che si è andata a posare nell’angolo, oltre la deviazione del portiere Mamardhasvily, già in orbita Liverpool.

È una fortuna che abbiamo rinnovato il contratto del navarro, nonostante l’arrivo di Djaló e la potente presenza di Nico Williams. L’atleta che ha brillato come miglior dodicesimo uomo nel campionato scorso ha superato il ruolo di semplice subentrante. È ora un giocatore fondamentale nelle manovre d’attacco. È il terzo calciatore più impiegato da Valverde in questo nuovo modo di intendere il calcio, dove non si parla più di undici titolari ma di quindici o sedici elementi. Quello di ieri è stato il sesto gol del ex-Torino, sempre pronto a guidare la squadra quando Valverde glielo ha richiesto, anche a Manchester, dove ha brillato tra i più giovani. Una Coppa, porta anche la sua firma. Ottima freddezza nel calciare un rigore. Berenguer è stato il veleno per un Valencia che prima aveva avuto la chance di essere messo k.o. da Sancet, più impreciso del solito, o da Guru, con due occasioni negate dal portiere georgiano e un colpo di tacco splendido che è uscito di poco. L’Athletic ha dominato, conquistandosi il diritto di preparare l’accoglienza per il Barça e rendere omaggio al precedente jolly, De Marcos. L’eroe di Laguardia merita di essere portato in trionfo da San Mamés.

Zakharyan non è riuscito a completare il suo rientro e ha ora un’ultima chance per tornare in campo in questa stagione

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