All’inizio di luglio, la situazione nella rosa della Real, che sarà guidata per la prima volta da Sergio, è ancora incerta. Si è registrato solo un cambiamento: l’addio di Magunazelaia, oltre alla conclusione del prestito di Aguerd e alla probabile partenza di Zubimendi verso l’Arsenal.
Rimangono numerosi giocatori in attesa di decisioni e molti di loro devono emergere durante l’estate per conquistare un posto e la fiducia del nuovo allenatore. Tra questi, Arsen Zakharyan ha molto da dimostrare. Il centrocampista russo è una vera incognita al momento, avendo trascorso quasi l’intera stagione 2024-25 senza lasciar traccia.
I suoi infortuni ricorrenti, combinati con le difficoltà di adattamento della prima stagione, hanno reso difficile valutare il potenziale di un talento russo costato 12 milioni di euro nell’estate del 2023, quando si era messo in evidenza con il Dinamo Mosca. Ha affrontato numerosi infortuni, con il malleolo come principale problema, ma non l’unico. Ha offerto occasionali lampi di classe, dimostrando di poter essere un elemento importante, ma non ha mostrato la necessaria regolarità in campo, il che rappresenta una questione da risolvere. Non è il primo investimento significativo della Real a non dare i risultati sperati, ma il club ha bisogno di recuperare questo giocatore sul campo, poiché le sue qualità, come il passaggio decisivo, il tiro da lontano, la capacità di crossare e di associarsi, potrebbero avvantaggiare la squadra. La sua stagione è stata un disastro, segnata da sfortuna. Gli infortuni ne hanno ostacolato il percorso. È stato convocato in 12 partite, ma ha giocato solo brevi spezzoni a febbraio, per un totale di meno di 90 minuti. Di questi, due in partite già decise. Rimane memoria di un momento magico nella sua unica partita da titolare, contro il Leganés, dove ha segnato un gol straordinario e brillato per 45 minuti prima di dover lasciare il campo. Questo è stato il suo ultimo contributo, datato 23 febbraio.
Il 18, quando la Real scenderà in campo per la sua prima amichevole contro il Pau, saranno trascorsi 145 giorni dall’ultima partita. Prima della sua prima apparizione nella stagione 24-25, avvenuta il 2 febbraio a El Sadar, erano già passati 253 giorni dall’ultima volta che aveva giocato, ovvero più di otto mesi, durante i quali non ha partecipato nemmeno a incontri amichevoli. In 14 mesi, ha collezionato solo 78 minuti di gioco. Con una tale frequenza di impiego, è difficile pensare a un miglioramento. È il membro della squadra con il minor numero di presenze. Anche giocatori come Beitia, Mariezkurrena o Balda hanno avuto più occasioni in questa stagione. Nella scorsa annata, nonostante gli infortuni e il periodo di adattamento, ha partecipato molto di più, totalizzando 40 presenze. Inizialmente schierato come esterno sinistro da Imanol, ha poi ricoperto un ruolo di supporto a Brais nel centrocampo offensivo, realizzando un gol e fornendo due assist in poco meno di 2000 minuti e 23 partite da titolare. E adesso? La Real ha perso la sua occasione di competere a livello europeo e i match si stanno riducendo, limitando le possibilità di gioco per chi non è un titolare. Goti è stato promosso in prima squadra, mentre ci sono Brais, Marín, Olasagasti e un Sucic, che è più adatto a ricoprire il ruolo di trequartista piuttosto che di centrocampista centrale. Inoltre, Sergio e Kubo possono ricoprire quella posizione. Il galiziano e Olasa potrebbero anche lasciare la squadra, e il talento di Zakharyan fa pensare che possa diventare un titolare, ma con la situazione attuale è difficile garantirgli un posto in formazione. Sembra improbabile una sua partenza in prestito o una cessione, ma dovrà dimostrare il suo valore in campo a partire dal prossimo 7 luglio, se vuole non restare ai margini o essere messo in lista di partenza. Resta da capire quale fiducia riponga Bretos nel russo e quali siano le idee del tecnico irundarra su di lui.
In teoria, il giocatore con il numero ‘8’, che ha ereditato da Merino, dovrebbe iniziare la preparazione estiva senza conseguenze, essendosi ripreso per il finale della stagione, anche se non ha avuto l’opportunità di scendere in campo. Questo dovrebbe essere il suo primo estate regolare dall’arrivo. Nel 2023 ha affrontato molte difficoltà, inclusi un COVID severo, problemi linguistici e piccole infortuni. Nella stagione 2024 ha subito un infortunio serio e non ha giocato fino a febbraio. Possiede ancora un contratto lungo e ha solo 22 anni, ma quest’anno potrebbe rivelarsi decisivo per il suo successo nella Real. Le grandi squadre non hanno pazienza con nessuno.