Cari amici, è chiaro che se quel tiro avesse centrato il palo al minuto 63, oggi staremmo celebrando le gesta della squadra. Pertanto, non è necessario essere eccessivamente severi riguardo a ciò che è accaduto dal minuto 73 in poi. Cerchiamo di non farci influenzare dal risultato finale.
In realtà, l’Atlético de Madrid non meritava di perdere. Questo non toglie nulla ai meriti della squadra perica, alla quale porgo le mie più sincere congratulazioni. Nonostante il possibile disappunto, che fa parte del percorso, ci sono segnali positivi da mettere in evidenza.
E non sono pochi. Prima di tutto, Baena. Il numero ‘10’ ha grande potenziale. Ha personalità, capacità di inserirsi e un buon senso del gioco. La cosa migliore è la sua ottima intesa con Julián Álvarez. Di “Araña” si possono solo fare complimenti: il suo talento è indiscutibile. Questa coppia ci regalerà molte soddisfazioni. Aggiungiamo Almada e avremo un triangolo promettente. Vorrei anche menzionare l’importanza di Cardoso e Hancko. Ritengo straordinaria la gestione di Carlos Bucero per quanto riguarda i trasferimenti. In generale, la squadra ha mostrato buone fasi di gioco, pressing alto, transizioni rapide e occasioni chiare. È mancata un po’ di precisione e ci sono stati alcuni errori difensivi. È normale in un gruppo con tanti nuovi innesti. È necessaria pazienza; ci vuole tempo per affinare l’intesa. Ma tutto indica un progresso. Dobbiamo avere fiducia nel processo. In conclusione, amici: questo è solo l’inizio e credo con fermezza nel potenziale di questa squadra. Non è solo una questione di fede, di cui abbiamo sempre abbondanza, ma ci sono motivi concreti per pensare che in questa stagione ci riserverà molte gioie.