La difesa contro il calcio d’angolo rivela una nuova sfida per la Real Sociedad

La Real Sociedad affronta non solo le difficoltà nella fase difensiva, ma anche un altro aspetto critico che è emerso a Zubieta: i calci da fermo. Ben il 25% delle reti subite in questa stagione sono arrivate da situazioni strategiche, un numero significativo per una squadra che in passato ha dimostrato di essere robusta in tali frangenti.

In diverse partite, le disattenzioni nella marcatura e la mancanza di fermezza nelle seconde palle si sono rivelate decisive. Il Betis ha segnato due volte da calci da fermo a La Cartuja: il primo dopo un throw-in mal gestito che ha portato al 1-0, e il secondo da un corner corto che ha colto di sorpresa la difesa mentre Oyarzabal non arrivava in tempo.

A Montjuic, anche il Barcellona ha pareggiato grazie a un colpo di testa di Koundé su una corner. Questi gol evidenziano carenze di coordinamento, attenzione e concentrazione, soprattutto nelle battaglie dentro l’area. Inoltre, anche le manovre offensive sui calci da fermo stanno creando grattacapi alla Real. Il gol del Rayo Vallecano ad Anoeta è scaturito da una punizione laterale che Batalla ha facilmente trattenuto, avviando così il contropiede che ha portato alla rete avversaria. Né la copertura né l’equilibrio difensivo hanno funzionato, lasciando il team disorientato e senza possibilità di reazione. Sebbene la squadra possa aver fatto progressi in questo aspetto nel corso delle giornate, le lacune sono ancora evidenti. Dalla prospettiva dei tifosi, il gioco difensivo sui calci da fermo è apparso migliore rispetto a quello offensivo, ma i numeri mostrano che un quarto dei gol subiti proviene da qui. Le disconnessioni a Siviglia e l’errore a Barcellona – nonostante una prestazione complessivamente buona – hanno penalizzato la Real.

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