Nonostante un pareggio senza reti contro il Rayo Vallecano, Yaser Asprilla ha lasciato il segno a Montilivi. Nonostante non sia riuscito a sfruttare le occasioni che si sono presentate, è stato uno dei principali protagonisti dell’attacco ‘bianco e rosso’. Anche se la sua tenacia non ha portato a risultati sul punteggio, la sua prestazione ha dimostrato perché sia la direzione che lo staff tecnico ripongono tanta fiducia in lui.
Asprilla, che ha solo 20 anni, è la più grande spesa del club fino ad ora, e questa etichetta potrebbe avergli pesato in certi momenti. Aggiunge anche il fatto che indossa il numero 10, un numero significativo in qualsiasi squadra, che sembra essere stato dato al Girona troppo presto.
Míchel, nelle sue dichiarazioni dopo la partita, ha detto chiaro e tondo: “Non si può dare il 10 a un giocatore giovane. È un numero che devi meritarti”. Queste parole, lontane dall’essere una critica diretta, riflettono le aspettative e la responsabilità che ricade sulle spalle del colombiano, che dovrà essere all’altezza del famoso numero con il passare del tempo. Tuttavia, la sua performance contro il Rayo è stata notevole. È stato uno dei giocatori più incisivi durante l’intera partita, partecipando attivamente nelle azioni più pericolose della sua squadra. Asprilla ha avuto diversi momenti in cui avrebbe potuto cambiare il corso della partita. Un uno contro uno con Batalla, in cui ha scelto di sparare con il piede invece che con la testa, e un tiro potente che ha colpito il palo, hanno dimostrato la sua abilità. Nonostante errori nella finalizzazione, Asprilla è apparso sempre determinato a guardare avanti, a sfidare i suoi avversari e a prendere la responsabilità dell’attacco.
Quando è stato sostituito al minuto 76, è stato accolto con un applauso, un tributo al suo impegno costante e al coraggio di cercare di superare la difesa avversaria in un match che stava diventando sempre più difficile con il passare dei minuti. Tuttavia, l’allenatore è certain che Asprilla, dato tempo e sforzo, mostrerà perché il Girona ha investito seriamente su di lui. “È un bravo ragazzo, migliorerà”, ha commentato l’allenatore. Il suo comportamento in campo, nonostante le opportunità mancate, ha dimostrato che non si lascia intimorire dagli errori. In una partita in cui l’ansia di segnare ha paralizzato alcuni dei suoi compagni di squadra, il colombiano è rimasto tranquillo e ha continuato a insistere, un elemento cruciale per lo sviluppo della squadra.