José Bordalás, il mister del Getafe, ha espresso disapprovazione riguardo alle dichiarazioni del suo calciatore, Christantus Uche, il quale aveva duramente criticato gli arbitri in un’intervista a ‘ESPN Africa’. Nonostante ciò, Bordalás ha mantenuto un’impeccabile solidarietà nei confronti del suo giocatore sulla questione del razzismo, dopo che Uche aveva rivelato di essere stato insultato dai tifosi con il termine “puto negro” nell’arco dell’attuale stagione.
Bordalás ha discusso le affermazioni del centrocampista nigeriano che erano state malviste anche dal presidente del club, Ángel Torres. Torres aveva perfino dichiarato che Uche aveva commesso un errore e che, d’ora in poi, avrebbe dovuto evitare di parlare.
Uche aveva in particolare accusato gli arbitri e gli insulti razzisti che aveva ricevuto: “Nei primi due o tre match di Liga, l’ho constatato di persona. Gli arbitri sono molto scarsi. Subisco un intervento falloso e l’arbitro si limita a dirmi di rialzarmi. No, è fallo, devi fischiare. Ma se un altro giocatore viene colpito, l’arbitro fischia. È molto frustrante e non c’è nulla che io possa fare, perché l’arbitro ha tutto il potere di decidere. No, deve fermarsi. Mi atterreranno, mi tireranno calci davanti all’arbitro e lui non farà nulla. Non è giusto”, ha lamentato Uche. “Alcuni tifosi gridavano ‘puto negro’, tu sei nero, così e così. Non va bene. Non è giusto”, ha aggiunto il nigeriano, che ha firmato per il Getafe quest’estate provenendo dal Ceuta della Primera RFEF.
Rispetto ai commenti di Uche sugli arbitri, Bordalás è stato categorico: “Uche si sta adattando al professionismo e alla nostra lega. Ha rilasciato un commento che chiaramente disapproviamo. Ma senza alcuna cattiveria. E’ rimasto a quello, glielo abbiamo fatto presente”.
L’intera squadra ha un profondo rispetto per il corpo arbitrale. E’ un ragazzo senza esperienza, a cui sono state commesse molte infrazioni. Ha fatto un commento inappropriato. Ma credo che nemmeno lui fosse consapevole dell’eco che avrebbe avuto né del significato del suo commento. Non dobbiamo attaccargli troppo peso e ci scusiamo a nome di tutti, perché rispettiamo molto gli arbitri. Inoltre, sulle parole razziste che Uche ha sentito, abbiamo sostenuto pienamente il nostro giocatore: “Certo. Lo condanniamo tutti. Se è vero che gli è stato detto qualcosa del genere, siamo totalmente contrari. I tifosi vivono il calcio con grande passione, difendono le loro squadre, ma chiediamo il massimo rispetto per i professionisti. Puoi andare in uno stadio a sostenere una squadra, ad incoraggiarla, e tutto il resto rimane in secondo piano e non è piacevole per nessuno. Lo condanniamo in modo assoluto”, ha precisato.