Ernesto Valverde sta per celebrare un traguardo significativo con l’Athletic: la sua centesima partita in panchina in questa terza fase alla guida del team di Bilbao. Dai suoi esordi al tempo delle elezioni in cui accettò l’incarico sia da Jon Uriarte che da Ricardo Barkala, fino al suo ritorno in pista, la sua carriera è stata un vortice di attività.
Dopo aver iniziato nel 2003 con la squadra di riserva, ha durato fino al 2005.
Successivamente, ha allenato l’Espanyol, poi l’Olympiacos per due mandati, seguito da Villarreal e Valencia. Nel 2013, è tornato a Bilbao grazie alla manovra di Josu Urrutia.
Dopo essere rimasto fino al 2017, ha deciso di trasferirsi a Barcellona. Dopo un improvviso addio, ha preso un periodo di riposo. Nel 2022, ha iniziato la sua attuale fase con l’Athletic.
L’anticipazione per le prossime partite, tra cui la numero 100 contro il Siviglia, la 101 contro l’AZ e la 102 a Girona, è palpabile. Pur essendo sempre all’insegna della rapidità, questo momento rappresenta un’occasione speciale per Valverde.
Durante la sua carriera come allenatore rossoblu, ha goduto di numerosi periodi di prosperità. Tuttavia, a guardare i pure numeri, potremmo dire che il momento attuale è il migliore, almeno per quanto riguarda la percentuale di vittorie. Nel suo primo periodo, a San Mamés, Valverde ottenne 38 vittorie in 93 partite, con una percentuale del 40,9 %. Nel suo secondo periodo, il più duraturo, conseguì 102 vittorie su 213 partite, con una percentuale del 47,9 %. Attualmente, nel suo terzo periodo ha già collezionato 49 vittorie, 24 pareggi e 26 sconfitte in 99 partite. Se riuscirà a sconfiggere il Siviglia, accumulerà 50 vittorie in 100 partite, il che significa che l’Athletic vince una partita su due in queste ultime due stagioni e poco più con Valverde proveniente da Gasteiz.
Anche su altri fronti, Valverde detiene un record di costanza. Mai ha lasciato l’Athletic nella metà inferiore della classifica. Le posizioni occupate finora sono rispettivamente: quinto, nono, quarto, settimo, quinto, settimo, ottavo e quinto. Questa é la sua buona reputazione. Dopo l’inizio della ottava giornata, l’Athletic si classifica al quinto posto, coerentemente con il rendimento passato di Valverde. Inoltre, Valverde ha guidato la squadra verso l’Europa in sette delle sue otto stagioni con la squadra basca. La sua unica mancata qualificazione europea risale alla stagione 2022-23, la prima con Uriarte e la prima in cui Valverde ha fissato degli obiettivi collettivi per la squadra.
Txingurri raggiungerà domani le 100 partite in questa fase e 406 in totale. E’ un’autentica legenda alla guida della squadra. Non a caso, è l’allenatore che ha diretto più volte l’Athletic nei suoi 126 anni di esistenza. Ha riportato il club in Champions League nel 2014, ha vinto un titolo dopo 31 stagioni con la Supercoppa del 2015, ma un grande trofeo gli è rimasto finora inspiegabilmente sfuggente. Ci sono stati diversi episodi vicini all’assoluto. Le semifinali contro il Betis nel 2005 o la finale contro il Barça nel 2015. Tutte le strade portavano al 6 aprile scorso a La Cartuja.
L’immagine di Valverde che si porta le mani alla testa un attimo dopo che Berenguer ha segnato il rigore decisivo è già iconica. Così come quando ha sollevato la Coppa e l’ha posata nell’area dove si trovavano i tifosi del club nel stadio, per poi vedere tutti i giocatori gettarsi a terra. Doveva essere Txingurri a riportare il trionfo all’Athletic e a godersi il bagno di folla nella storica Gabarra.
Domani l’allenatore raggiungerà il suo centesimo appuntamento per la seconda volta a Bilbao, tra il 2003 e il 2005 era andato vicino, contro la sua squadra preferita. Infatti, la squadra che ha affrontato di più nella sua carriera come allenatore è il Siviglia. L’ha affrontata 35 volte con 17 vittorie a suo favore, 4 pareggi e 14 sconfitte.