Il Civitas Metropolitano potrebbe affrontare una chiusura parziale della curva sud a causa del lancio di oggetti che ha provocato l’interruzione del match tra l’Atletico Madrid e il Real Madrid per circa 20 minuti, in base all’interpretazione dei fatti da parte del Comitato Disciplinare della Reale Federazione Spagnola di Calcio.
Secondo il rapporto di Mateo Busquets Ferrer, l’arbitro della partita, al 64° minuto “dalla curva sud sono stati lanciati diversi oggetti verso la zona dove si trovava il portiere ospite (Thibaut Courtois), senza che nessuno di essi lo colpisse”.
“Tra questi, si sono potuti riconoscere tre accendini e una bottiglia d’acqua. Di conseguenza, è stato attivato il protocollo per il lancio di oggetti, richiedendo all’addetto al campo di annunciare tramite gli altoparlanti dello stadio un messaggio per far cessare tali lanci”, riporta il rapporto. “Infine, al 67° minuto, a causa della persistenza del lancio di oggetti dalla stessa area, si è deciso di sospendere temporaneamente la partita, ordinando alle squadre di ritirarsi negli spogliatoi”, ha aggiunto l’arbitro, precisando che “il match è stato ripreso senza ulteriori incidenti”. L’articolo 15 del Codice Disciplinare della RFEF mette in evidenza la “responsabilità dei club” in situazioni di questo tipo.
“Nel caso in cui durante una partita si verifichi disordine, si comprometta o metta in pericolo l’integrità fisica degli arbitri, giocatori, tecnici o persone in generale, o si causino danni alle proprietà o lesioni, si verifichi l’invasione del campo, si mostrino simboli o si lancino insulti violenti, razzisti, xenofobi o intolleranti, o si perturbi significativamente il normale svolgimento della partita, l’organizzatore del club ne sarà responsabile, a meno che non dimostri di aver adempiuto diligentemente i suoi doveri e adottato le misure di prevenzione richieste dalla legislazione sportiva per prevenire o mitigare tali fatti”, spiega. “Per determinare la gravità degli avvenimenti, si considereranno le circostanze concomitanti, come ad esempio la presenza o meno di lesioni; la percezione di un rischio evidente che avrebbe potuto verificarsi, a meno che l’organizzatore non abbia mostrato diligenza per evitarlo; l’effetto degli incidenti sul normale svolgimento del gioco; la presenza o assenza di precedenti; il numero maggiore o minore di persone coinvolte; e in generale, tutte le altre che l’organo disciplinare valuterà ragionevolmente, qualificandole, inoltre, in modo specifico, come fattori determinanti della gravità”, aggiunge il codice disciplinario.
Il codice disciplinare sportivo, nell’articolo 107, dispone che gravi incidenti durante le partite possono portare a gravi sanzioni. Il club responsabile di tali incidenti può essere multato fino a 6.000 euro e avere una chiusura parziale del proprio impianto sportivo per un singolo match, con l’ulteriore avvertimento che potrebbe essere sottoposto a una chiusura totale in caso di ulteriori infrazioni. L’articolo 57 del medesimo codice precisa che il club sanzionato non può ricollocare i tifosi che generalmente occupano il settore chiuso. Nel frattempo, l’Atletico Madrid ha comunicato, al termine di una recente partita, che il suo dipartimento di sicurezza stava collaborando con la polizia per identificare i colpevoli di un incidente, uno dei quali era già stato individuato. Il club ha ulteriormente dichiarato che punirà severamente i responsabili, sottolineando che tali comportamenti non sono accettabili nel calcio e offuscano l’immagine di uno stadio che normalmente ospita oltre 70.000 spettatori, la maggior parte dei quali si comporta in modo esemplare.