Olympique di Marsiglia: Dal disprezzo all’ammirazione per l’Atlético di Madrid

A metà degli anni 2000, il Atlético de Madrid non avrebbe mai immaginato di avere un rapporto così teso con l’Olympique de Marsiglia, considerato un rivale praticamente insormontabile. Oggi, nel 2024, la situazione tra i due club si è normalizzata, ma all’epoca le cose erano ben diverse.

Durante la fase a gironi della Champions League, migliaia di tifosi francesi, in gran parte ultras, crearono un grande scompiglio nel settore del Vicente Calderón. Le forze dell’ordine tentarono di rimuovere uno striscione ritenuto vietato dalla UEFA, ma i tifosi si opposero, sfociando in cariche e disordini.

Si verificarono lanci di oggetti e alterchi con i supporter spagnoli, e ci furono anche arresti, tra cui quello di Santos Mirasierra, storico leader degli ultras, per il quale ci furono alcune settimane di detenzione a Madrid. La situazione si aggravò ulteriormente quando la UEFA, a seguito di una denuncia del Marsiglia riguardante dei presunti cori razzisti, decise di chiudere lo stadio per un incontro, nonostante i tifosi stessero semplicemente cantando “¡Kun, Kun, Kun!” in onore di Agüero, come accadeva in molte partite. Questa serie di eventi danneggiò gravemente le relazioni tra i due club. Oggi, a distanza di più di 15 anni, le cose sono cambiate: le dirigenze sono riuscite a dialogare e a gestire transazioni fruttuose per giocatori come Geoffrey Kondogbia e Renan Lodi. È sorprendente constatare che, attualmente, l’Olympique de Marsiglia consideri l’Atlético de Madrid un modello nella gestione sportiva.

Nel contesto provenzale, guidato dallo spagnolo Pablo Longoria, l’Atlético de Madrid viene considerato un modello su come competere con successo contro avversari con maggiori risorse economiche nel campionato nazionale, riuscendo comunque a conquistare trofei. Per il PSG, la sfida viene rappresentata dall’Atlético che deve affrontare il Real Madrid o il FC Barcelona. Si parla anche di stabilità, poiché la squadra, sotto la guida di Simeone, ha conosciuto una crescita costante e consolidata. Lo stesso Longoria ha condiviso queste riflessioni in un’intervista a ‘L’Equipe’. “Per avere fondamenta solide, è fondamentale garantire continuità alle persone e ai progetti. Ripeto spesso che l’Atlético de Madrid è il modello ideale per lo sviluppo di un club,” ha affermato il dirigente spagnolo.

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