L’Atlético de Madrid ha mostrato difficoltà nel confronto con il Real Mallorca. Nella seconda frazione, tuttavia, la squadra ha sembrato più determinata a cercare la porta avversaria, cosa che non era accaduta nei primi quarantacinque minuti. Il club colchonero è rimasto in partita, sia prima che dopo il gol, grazie a un Jan Oblak in grandissima forma.
Dopo aver effettuato otto parate, alcune davvero straordinarie, a Parigi per tenere il risultato in equilibrio, adesso ha messo a segno altre cinque importanti parate a Mallorca, sia prima che dopo la rete realizzata dai rojiblancos.
Prima dell’intervallo, ha negato un gol a Larin con un intervento spettacolare.
Nella ripresa sono arrivate altre occasioni, tra cui una fondamentale nel duello diretto con Abdón. Oblak ha creato una sorta di rete difensiva intorno a sé, in cui il Mallorca è rimasto impigliato, senza riuscire a segnare. Tuttavia, il portiere slavo ha dimostrato di avere anche altre qualità: gli è servito un colpo di genio simile a quello che aveva sfoderato recentemente contro il PSG, culminato in un veloce contropiede che aveva portato al successo nel Parc des Princes.
Da Son Moix, Oblak ha lanciato lungo per Giuliano Simeone, che ha lottato per una palla che sembrava ormai persa. L’argentino ha smentito ogni giudizio di impossibilità: ha superato Mojica e Maffeo, conquistando il pallone per entrare nell’area avversaria, dove ha poi servito un assist a Julián Álvarez, il quale ha solo dovuto spingerlo in rete. È così arrivato il settimo gol della ‘Araña’, frutto di una corsa che sembrava impossibile, proprio come quella vista contro il Leganés.
Solo lui ha avuto la determinazione di inseguire un pallone che stava per uscire oltre la linea di fondo. Ha accelerato, riuscendo a recuperarlo con sorpresa del difensore avversario, poi si è infilato nell’area per fornire la sua prima assist. Con questo, ha già totalizzato due assistenze e un gol. Non è affatto male per un giovane del vivaio che sta iniziando a ritagliarsi un ruolo importante nella squadra. Tuttavia, mancava un po’ di lucidità per affrontare il rivale. È stato allora che Jan Oblak ha sfoderato una mossa astuta, un gesto di intelligenza simile a quello mostrato solo qualche giorno fa contro il PSG, dando così il via a un contropiede che ha portato alla vittoria al Parco dei Principi.