Míchel ha dichiarato: “Abbiamo collaborato con esperti di psicologia.”

Il Girona si prepara ad affrontare il Leganés in un momento critico, consapevole della mancanza di margine per errori. Negli ultimi dieci incontri non ha ottenuto vittorie e si trova solo a tre punti sopra la zona retrocessione, rendendo questa partita una sorta di finale anticipata.

Míchel è consapevole della gravità della situazione e non lo nasconde. “Abbiamo avuto poco tempo per allenarci, ma ci siamo confrontati e abbiamo visionato dei video. Il team è motivato e, sebbene affrontiamo una fase complessa, siamo capaci di superarci. Dobbiamo vincere immediatamente,” ha dichiarato.

Dopo la sconfitta dolorosa contro il Betis, l’allenatore ha sottolineato la reazione dei suoi giocatori nella seconda metà della gara. “Nella ripresa, la squadra ha capito che doveva reagire e ne sono fiero. Hanno dimostrato di avere una buona condizione mentale e di essere determinati a riprendersi,” ha evidenziato. Riguardo al suo futuro sulla panchina, è stato chiaro: “Non penso a me stesso, ma solo al club, ai tifosi e ai miei giocatori. La società mi ha sempre supportato e il mio unico obiettivo è vincere e offrire una grande prestazione per loro,” ha affermato. Sulla situazione attuale, Míchel ha mostrato autocritica. “Ci aspettavamo risultati diversi all’inizio della stagione. Quando non riesci a vincere in casa contro il Getafe, sembra un disastro, e forse questo ci ha portato fin qui, ma questa è la realtà del Girona,” ha spiegato. “Dobbiamo superare questo momento e continuare a goderci la permanenza in Serie A, perché vincere è estremamente difficile,” ha aggiunto. Si è anche soffermato sui potenziali errori di pianificazione: “Forse non abbiamo dato la giusta rilevanza al fatto di dover affrontare tre competizioni. Non ho una spiegazione precisa, poiché analizzo ogni gara singolarmente, ma mi assumo la responsabilità di quanto sta accadendo,” ha concluso. L’allenatore non si aspettava di trovarsi in questa situazione e ha ammesso che forse ha esercitato troppa pressione in alcuni frangenti.

In merito alla partita contro il Leganés, ha sottolineato l’importanza di non subire gol: “È fondamentale avere la porta inviolata. Ci sono state situazioni in cui, nonostante avessimo superato gli avversari, non siamo riusciti a segnare e, in contropiede, ci hanno punito, quindi dobbiamo evitare questo”, ha avvertito. Oltre agli aspetti tecnici, l’allenatore ha espresso una particolare preoccupazione per il benessere psicologico dei suoi giocatori. “Li osservo sempre con attenzione. Sono esseri umani e hanno bisogno di fiducia e sicurezza. La mia porta è sempre aperta e abbiamo collaborato con esperti in psicologia poiché la loro salute mentale è una grande preoccupazione”, ha rivelato. Infine, ha affermato di avere ancora molta energia. “Riposo poco in questo periodo, ma mi sveglio con determinazione per i miei giocatori e per i tifosi, che stanno attraversando un momento difficile. Sento il peso della responsabilità per tutto ciò che stiamo affrontando”, ha concluso.

Il ritorno di Alex Tyus al Maccabi Tel Aviv: un rinforzo strategico per i playoff

Odriozola è apparso sul campo di Zubieta, prestando attenzione alle sue condizioni fisiche