Il calciatore del Real Madrid, Dani Carvajal, ha espresso mercoledì il suo orgoglio per il ruolo di messaggero nelle celebrazioni di San Isidro, una delle festività più storiche della capitale spagnola. “Essere il messaggero di San Isidro è qualcosa che un giorno racconterò ai miei figli.
È una grande emozione per me”, ha dichiarato il difensore, sottolineando che il “chotis” rappresenta “l’essenza” dei festeggiamenti madrileni che si svolgono il 15 maggio. Carvajal avrà il compito di pronunciare il discorso che darà inizio alle Feste di San Isidro quest’anno, il giovedì 8 maggio, alle 18:30, dal balcone della Casa di Villa.
La vice sindaco e portavoce del comune, Inma Sanz, ha comunicato la notizia. Nato a Leganés nel 1992, Carvajal ha iniziato la sua carriera nel vivaio del Real Madrid a soli dieci anni e ha progressivamente raggiunto la prima squadra, debuttando a 21 anni. Da quel momento, è diventato un elemento fondamentale sia nel club che nella nazionale, dove gioca da titolare dal 2014. Un noto marchio di birra ha voluto rendere omaggio a San Isidro con la partecipazione di giocatori del Real Madrid come Carvajal, Thibaut Courtois, Aurélien Tchouaméni e Lucas Vázquez. “È una festa meravigliosa che ci permette di unire le nuove generazioni con quelle più anziane. Persone di tutte le età si riuniscono per ballare”, ha osservato il portiere belga Courtois. Inoltre, Lucas Vázquez ha sottolineato che per lui San Isidro significa trovarsi nella Pradera (di San Isidro) con amici e familiari, in riferimento al parco di Madrid dove si svolge il fulcro delle celebrazioni.
Tchouaméni si è lasciato trascinare dal ritmo di un chotis. Il calciatore francese ha anche danzato con una ‘chulapa’, un personaggio tipico delle celebrazioni madrilene. “La musica e la danza rappresentano l’essenza della festa per me. Adoro vivere a Madrid, è una città straordinaria”, ha rivelato.