Le cinque scelte cruciali di Imanol per riportare la Real in Europa

Imanol si trova in una fase cruciale nei suoi ultimi quattro incontri con la Real Sociedad: l’obiettivo è qualificare la squadra per la sesta volta consecutiva in Europa. Deve modificare la situazione attuale e conquistare alcune vittorie. Anche se il suo tempo come allenatore è ridotto, ha ancora delle scelte da fare per migliorare le possibilità del team.

Ci sono principalmente cinque aree in cui deve prendere decisioni, dato che ci sono incertezze su chi scenderà in campo.

Un ritorno significativo è quello di Igor Zubeldia, il quale ha ripreso ad allenarsi con il gruppo dopo un mese di stop a causa di un infortunio.

Ha partecipato all’allenamento con normalità e potrebbe essere convocato per la partita al Metropolitano, dove giocherebbe la sua partita numero 300 con la maglia della Real. È il momento di verificare la fiducia di Imanol in Jon Martín, che pare in grande forma. I titolari in difesa sono tornati e ora dovrà prendere una decisione. Non ci sarebbero motivi solidi per escludere il giocatore di Lasarte, ma la gerarchia ha sempre il suo peso, pur non essendo entrambi al massimo del loro potenziale.

Imanol, non avendo intenzione di continuare, sembra voler concentrarsi solo sul rendimento immediato per raggiungere gli obiettivi europei, piuttosto che pensare a un futuro senza Aguerd e considerando che il ‘31’ è promettente. Un’altra modifica riguarderà i terzini: sebbene Imanol abbia delle preferenze chiare, il rendimento di Aihen sulla fascia sinistra non è stato all’altezza, dando a Javi López un’altra chance, specialmente in un approccio più difensivo. Sulla fascia destra, ha già scelto Traoré, rimanendo Aramburu in riserva per giocare con un’impostazione più arretrata. Contro l’Atletico, Aramburu sembra partire con un certo vantaggio, ma molto dipenderà dalle scelte di Imanol per il match al Metropolitano.

La questione della formazione di Zubimendi continua a suscitare interrogativi tra i tifosi, specialmente riguardo le migliori scelte per le posizioni interne. L’ultima combinazione ha visto Brais e Marín, ma non ha portato i risultati sperati, con Sucic in panchina e Turrientes e Olasagasti quasi dimenticati. Il centrocampista croato ha perso il posto da titolare dopo il suo rientro da un infortunio, anche a seguito di alcune sue dichiarazioni controverse. È chiaro che il mister non è del tutto convinto di impiegarlo insieme a Brais, tanto che durante la partita contro l’Athletic ha deciso di sostituire il gallego con il croato. Marín ha guadagnato il suo ruolo grazie al suo impegno e ha giocato l’intera partita malgrado un cartellino giallo; resta però da chiedersi se sia la scelta più efficace in attacco. Per una gara come quella contro l’Atlético, ha senza dubbio un vantaggio dato il suo dinamismo e la sua capacità di pressare. Le cose potrebbero cambiare in occasione di partite in cui occorre proporre di più, e si dovrà osservare se Sucic rimarrà in panchina. La fascia sinistra è un altro punto interrogativo. Sebbene Barrenetxea sia il presunto titolare, la sua prestazione altalenante e alcuni problemi fisici potrebbero indurre il tecnico a schierare Sergio dall’inizio, utilizzando Barrenetxea come possibile subentrante. Entrambi non hanno contribuito con gol in campionato, ma il giocatore di Donostia ha segnato otto reti complessive. La Real ha bisogno di realizzazioni. Ci potrebbero essere cambiamenti significativi, poiché, considerando le recenti prestazioni sottotono, Imanol potrebbe decidere di alterare la formazione o il modo di giocare, sia in maniera cauta che più audace, per cercare di ottenere un buon risultato in situazioni difficili. Un esempio potrebbe essere il ritorno a una difesa a cinque, schiacciandosi in fase difensiva per ripartire in contropiede o ritornando a un centrocampo a rombo, con due attaccanti e così via.

Si dovrà attendere per scoprirlo. Sarà interessante vedere se il tecnico dell’Oriotarra continuerà con gli stessi atleti nel finale di stagione o se apporterà delle modifiche. Ad esempio, potrebbe optare per una rotazione equilibrata tra le gare contro l’Atletico e il Celta, che si svolgeranno in un intervallo di quattro giorni.

Aspetti positivi e negativi del Barça e del Real Madrid nel Clásico

Conflitti e divisioni nel giorno del conclave: un’analisi approfondita