L’attaccante norvegese dell’Atlético Madrid, Alexander Sorloth, è stato il protagonista indiscusso della vittoria schiacciante della squadra contro la Real Sociedad. Il giocatore scandinavo, che è tornato in campo da titolare, ha realizzato un’eccezionale prestazione contro il suo ex club, segnando quattro reti in soli 30 minuti, tre delle quali arrivate in un intervallo di appena quattro minuti (al 7°, 10° e 11° minuto), evidenziando una straordinaria efficienza e una notevole precisione con il piede sinistro.
Questa straordinaria performance, la seconda volta in cui riesce a realizzare quattro gol in un incontro, dopo il colpo fatto l’anno passato con il Villarreal contro il Real Madrid, ha non solo offerto una vittoria netta all’Atlético (4-0), ma ha anche garantito matematicamente il suo accesso alla prossima Champions League per la tredicesima volta consecutiva.
La prestazione di Sorloth, che ha esultato per ogni gol in modo che rivelava la sua ambizione di essere titolare, ha suscitato discussioni tra i tifosi riguardo alla sua eventuale presenza nell’undici iniziale per il Mondiale per Club di giugno, specialmente in considerazione del calo di rendimento di Antoine Griezmann.
Sorloth ha voluto dimostrare di essere più di un semplice panchinaro di lusso. Infatti, è il capocannoniere, con nove gol, nel ‘Top-5’ delle leghe europee, pur partendo dalla panchina. Tuttavia, come ha affermato lui stesso: “Mi sento molto bene. Sia come riserva che come titolare, mi trovo a mio agio e mi diverto con la squadra. La mia mentalità quest’anno è diversa rispetto al passato, poiché ora gioco in un grande club che ambisce a competere in ogni competizione e io voglio dare il mio contributo.”
Un cambiamento nella mentalità è avvenuto, come dimostrato durante questa stagione, quando ha dovuto affrontare una situazione diversa, quella di contribuire dalla panchina. “All’inizio è stata dura. Nella scorsa stagione ho giocato in tutte le partite. Quest’anno passo più tempo in panchina e fatica ad abituarmici. Ora, però, mi sento a mio agio”, ha dichiarato il giocatore scandinavo.
“Essere un buon riserva è una delle sfide più complesse nel calcio. All’inizio della mia carriera, ho trovato difficile accettarlo. Ero arrabbiato perché non avevo la possibilità di partire titolare. Sulla panchina, ero troppo preso dalle mie emozioni e pensavo che avrei dovuto essere in campo. Adesso, invece, sono completamente focalizzato. Gioco in una squadra che compete per il titolo, quindi devo essere mentalmente preparato. Ogni volta che entro in campo, sono una minaccia”, ha aggiunto riguardo al suo nuovo ruolo.
RICONOSCIMENTO DA PARTE DI SIMEONE
Se c’è qualcuno che apprezza particolarmente ciò che il norvegese ha realizzato nel suo primo anno con l’Atlético di Madrid, quello è Diego Pablo Simeone, il quale ha avuto diversi colloqui con lui nel corso della stagione, per fargli capire quanto fosse importante offrire prestazioni di qualità, in ogni momento.
“Se guardiamo ai suoi numeri, Sorloth è stato significativo sia quando è entrato come sostituto sia quando è stato titolare. Ha segnato più gol subentrando. Ciò che mi colpisce di più è la sua rilevanza in ogni fase della partita. Che sia titolare, riserva, nel primo o nel secondo tempo, quando occorre ripartire, la sua fisicità lo rende un giocatore che risolve molte situazioni difficili e sfrutta al meglio le occasioni che ha”, ha spiegato il Cholo dopo la prestazione del bomber.