Le chiavi della sfida tra Barça e Madrid, a cura di Lobo Carrasco

1. SAPERE CONCLUDERE LE PARTITE
Nel mondo del calcio, il Barcellona ha mostrato delle lacune. L’Inter, per contro, ha capitalizzato al meglio l’opportunità offerta dagli avversari, comprendendo quali fossero le priorità. La situazione culminata nel gol del pareggio a tre è stata una vera lezione: Lamine Yamal ha cercato di segnare il quarto gol in un momento inadatto (durante il recupero) permettendo ai padroni di casa in difficoltà di rispondere.

Gerard Martín ha mostrato una certa debolezza nel contrasto con Denzel Dumfries e Ronald Araujo ha commesso un errore nel marcare il esperto Francesco Acerbi. In sintesi, quando Raphinha ha realizzato il 2-3, l’unica cosa che contava era gestire il tempo rimanente.

Ora si torna a concentrarsi sulla Liga e a prepararsi per il Clásico, per risollevarsi e mantenere la motivazione in vista delle ultime tre partite. Oggi, la determinazione dei tifosi del Barcellona dovrà trasformarsi in una sorta di furia, mentre i calciatori di Hansi Flick dovranno affrontare una squadra che, se gioca con un ritmo alto e dominante, mette in difficoltà anche il Madrid, costringendolo a difendere con cautela.

Declassare il centro

Ancelotti si avvale del miglior portiere al mondo, Courtois, ma la chiave per il Barcellona sarà rendere difficile il compito ai difensori centrali. Tchouaméni e Asencio non hanno il peso di Militao o Rüdiger, e per questo Ferran Torres (Lewandowski), Olmo, Fermín o Raphinha potrebbero trovare occasioni se riescono a infilarsi nei varchi o a disgiungersi quando stanno per ricevere i cross.

Con Lamine Yamal e Gerard Martín (Balde) in campo, sarà cruciale effettuare cross con un certo vantaggio dai lati dell’area del Real, anticipando chi indossa la maglia bianca. Per quanto riguarda le azioni individuali, Lamine avrà un ruolo fondamentale, spingendo da fuori verso l’interno, mentre Olmo e Fermín agiranno lungo la via centrale. Si è parlato molto in questa settimana di un possibile affaticamento fisico della squadra blaugrana, tra aiuti e sconfitte martedì, ma senza finali di Champions in vista, è essenziale che corpo e mente si uniscano per conquistare il titolo più lungo e faticoso della stagione. Vincere significherebbe confermare le buone impressioni che trasmette la formazione di Flick.

3. LAMINE E UN ALTRO GIOCATORE DRIBBLANTE

Tutti gli avversari ormai lo sanno: “Bisogna cercare di fermare Lamine”. Questo è ciò su cui hanno lavorato a Valdebebas e sembra che Bellingham sarà il giocatore che offre supporto, mentre Asencio fornirà copertura a Fran García. Che si utilizzi questo schema o un altro, ciò che è fondamentale per l’esterno blaugrana è ricevere la palla in una situazione favorevole; il resto è nelle sue corde. Contro un Madrid che mostra vulnerabilità senza Carvajal, il compito di Balde (Gerard Martín) sarà quello di portare ritmo, profondità e buoni cross. In assenza di un altro dribblatore naturale nella squadra, un terzino di lunga corsa sta contribuendo a bilanciare il gioco d’attacco di Flick. Inoltre, un ulteriore fattore che potrebbe avvantaggiare il Barça sarà la strategia su palle inattive, poiché senza Rüdiger vedo maggiori opportunità nel gioco aereo per i blaugrana. Calcio, pressione e quella capacità che è mancata a San Siro.

Corberán, affrontando l’Europa con coraggio: “Spero che il nostro potenziale non sia ancora esaurito.”

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