La sconfitta subita da Carlo Ancelotti e dalla sua squadra del Real Madrid contro il Barcellona, conclusa con un punteggio di 4-3, ha suscitato un forte malcontento tra i tifosi. La delusione è palpabile, con le critiche al tecnico italiano che si sono intensificate sui social media, specialmente dopo aver perso l’ultimo Clásico della stagione e il titolo di LaLiga, già a favore dei rivali.
A Valdebebas, un gruppo di oltre cinquanta sostenitori si è radunato per manifestare il proprio disappunto, lanciando insulti ai calciatori nel corso di un’atmosfera tesa, ma senza provocare violenze. La Polizia Nazionale è intervenuta e, prima dell’arrivo del bus della squadra, è stata rimossa una bandiera con la scritta “vergogna”.
Mentre i giocatori lasciavano il centro sportivo con le loro auto, molti di loro sono stati bersaglio di insulti come “mercenari” e “figli di…”. Alcuni giocatori, però, hanno ricevuto applausi e sostegno, come Valverde, Mbappé, Asencio, Ceballos, Courtois e Modric. Ancelotti, invece, è stato accolto da un chiaro “Carletto vete ya”.
Già da tempo, il tecnico è sotto osservazione da parte della tifoseria; la stagione era iniziata in modo deludente con una pesante sconfitta (2-5) nella Supercoppa di Spagna contro il Barcellona in Arabia Saudita, seguita da un’uscita inaspettata ai quarti di finale di Champions contro l’Arsenal (3-0 all’Emirates e 1-2 al Bernabéu). Successivamente, è arrivata la sconfitta nella finale di Coppa contro Hansi Flick (3-2) e ora questa recente disfatta in LaLiga, che evidenzia problemi significativi nella fase difensiva.
Carlo Ancelotti, a meno di un’improvvisa partenza, ha davanti a sé solo tre match prima di dire addio al Real Madrid: le sfide contro il Mallorca e la Real Sociedad al Bernabéu, e quella contro il Sevilla al Sánchez-Pizjuán. A partire da giugno, si prevede che prenderà in carico la nazionale brasiliana, mentre nel mese stesso i madridisti parteciperanno al super Mondiale per club, con Santiago Solari che assumerà momentaneamente il ruolo di allenatore fino all’arrivo di Xabi Alonso, designato come suo successore. ‘Carletto’ è il secondo allenatore con il maggior numero di partite disputate nella storia del Real Madrid, dopo Miguel Muñoz (605 incontri), e ha collezionato ben 15 trofei sulla panchina del club, rendendolo il più titolato in 123 anni di storia: tre Champions League, tre Mondiali per club, tre Supercoppe europee, due titoli di Liga, due Coppe del Re e due Supercoppe di Spagna.