Un conclusione bella che possa fungere anche da avvio per la nuova Real

La Real Sociedad si prepara ad affrontare domani una sfida che si discosta notevolmente da quelle a cui è abituata. L’incontro contro il Girona rappresenterà la conclusione della stagione tra le mura amiche, che non è stata delle migliori, ma soprattutto sarà l’occasione per rendere omaggio all’allenatore Imanol Alguacil, che lascia dopo un periodo straordinario.

Senza play-off per l’Europa o per la salvezza in ballo, e oltre al naturale desiderio di vincere per ambizione professionale, il match potrebbe segnare un passaggio di fase, preannunciando un nuovo inizio con Sergio Francisco, sebbene Imanol rimanga ancora al timone.

Con la presenza di Imanol, le prove tattiche per il futuro sembrano avere poco senso per ora. Tuttavia, l’attuale allenatore può ancora contribuire al futuro del club, come lui stesso ha sottolineato nell’ultima conferenza. In particolare, dovrebbe dare spazio ai giocatori che faranno parte della squadra nella prossima stagione, alcuni dei quali dovranno assumere ruoli più attivi, mentre altri hanno avuto meno opportunità in questo campionato. In sintesi, si tratta di un epilogo che può fungere da inizio per chi continuerà a vestire la maglia, pronto ad affrontare nuove sfide. Una situazione simile, seppur con modalità diverse, a quella che vivrà il Girona di Michel, dopo aver ottenuto una salvezza sudata.

La nuova generazione e i nuovi acquisti sono pronti a crescere.

Non sarebbe sorprendente se Imanol decidesse di dare nuovamente fiducia a Unai Marrero come portiere, un giocatore che ha già avuto diverse occasioni e ha saputo sfruttarle la maggior parte delle volte. In difesa, il giocatore fondamentale è Jon Martín, che è stato escluso dalla formazione titolare contro il Celta, ma era stato un elemento chiave per la squadra. È un giocatore essenziale sia per il presente che per il futuro, quindi sarebbe inatteso non vederlo in campo. Allo stesso modo, c’è Pacheco, che ora si trova a essere il quinto centrale, avendo visto superare lui sia da Aritz che da Jon. Pacheco, originario di Elizondo e rinnovato fino al 2030, ha bisogno di tempo di gioco e fiducia. Da febbraio ha avuto solo due tempi e una partita intera, e ora potrebbe essere opportuno fargli vedere più azione. Javi López, uno dei nuovi acquisti che ha faticato a inserirsi, avrà l’opportunità di giocare a causa dell’assenza di Aihen. Questa rappresenta un’ulteriore scommessa da confermare.

Nel centrocampo, Marín è già parte del gioco e l’attenzione è rivolta a Turrientes, che attualmente è in una situazione di quasi totale inattività. Recentemente gli è stato prolungato il contratto, essendo un talento promettente, ma corre il rischio di stagnare se non viene gestito correttamente. Anche lui deve contribuire di più. Accanto a lui potrebbe esserci Sucic, un acquisto con potenziale che deve compiere un passo in avanti per guidare il centrocampo nella prossima stagione. Se recupera completamente, potrebbe aggiungersi anche Zakharyan. Il russo ha giocato solo 78 minuti, durante i quali si è comportato bene, quindi sarebbe utile vederlo in azione prima della fine della stagione. In attacco c’è Mariezkurrena, che avrà spazio se il Sanse lo permetterà, e che dovrebbe e potrebbe aumentare i suoi minuti di qualità come attaccante o esterno.

Ci potrebbero essere ulteriori partenze.

Oltre ad osservare i calciatori che potrebbero far parte della squadra nella prossima stagione e che sono destinati a crescere, si può interpretare la partita anche come un possibile addio per alcuni atleti di fronte ai propri tifosi, anche se la loro partenza non è ancora ufficiale. Un esempio chiaro è quello di Martín Zubimendi, il quale non avrà un omaggio ufficiale per via dell’incertezza riguardo il suo trasferimento, ma il suo futuro sembra orientato a distanziarsi da Donostia. Sarà senz’altro un’occasione significativa per lui. Altri giocatori che potrebbero dire addio sono Odriozola e Brais. Il difensore ha mostrato prestazioni altalenanti per tutta la stagione e non si è distinto da quando è tornato a Donostia, rendendolo un forte candidato per una cessione. Infatti, non scende in campo dal 30 gennaio e si è visto allenarsi martedì scorso. Dall’altra parte, il galiziano ha un contratto lungo, ma le recenti dichiarazioni di Fabrizio Romano sulla volontà del club di cederlo, unite a un cambio di progetto, sollevano dubbi sulla sua presenza domani in txuri urdin ad Anoeta, anche se non è qualcosa di certi. C’è anche la situazione di Olasagasti, che dovrà confrontarsi per ottenere un posto in un reparto affollato.

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