Attualmente, il futuro di Ángel Correa con l’Atlético de Madrid è avvolto nell’incertezza, soprattutto dopo l’atteggiamento del calciatore durante la partita di domenica scorsa allo stadio Metropolitano e la risposta del club riguardo al suo contratto. Tuttavia, il giocatore ha ora l’opportunità di lasciare il club, anche se non si raggiungesse un accordo per una sua cessione entro l’estate.
La chiave di questa situazione si trova nella disposizione transitoria dell’articolo 17 del Regolamento FIFA sullo Statuto e la Trasferenza dei Giocatori, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. Questa normativa è stata istituita dopo che il precedente regolamento è stato sospeso a seguito della sentenza del 4 ottobre scorso della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha trattato il caso del calciatore Lass Diarra, il quale aveva rescisso senza giusta causa il suo contratto con il Lokomotiv Mosca.
In sostanza, si tratta di una regola che consente la risoluzione di un contratto per giusta causa. La FIFA prevede che la versione definitiva di questo articolo sia pronta entro il 1° luglio, ma attualmente è una possibilità alla quale Correa potrebbe fare ricorso, considerando che non si trova più nel “periodo protetto”. Questo periodo copre i primi tre anni di contratto di un giocatore che ha meno di 26 anni e i successivi due fino ai 28 anni. Correa ha prolungato il suo contratto fino a giugno 2026 nel 2022, quindi non è più soggetto a questa tutela. L’attuale formulazione dell’articolo 17 stabilisce che: “Un contratto può essere risolto da entrambe le parti senza conseguenze di alcun tipo (né risarcimento né sanzioni sportive) in presenza di giusta causa”.
In generale, ci saranno motivi validi in qualsiasi situazione in cui non sia più ragionevole e di buona fede aspettarsi che una parte continui un rapporto contrattuale. Tuttavia, va notato che il calciatore argentino dovrà risarcire l’Atlético di Madrid per il restate anno del contratto, fino a giugno 2026. In ogni circostanza, la parte lesa da un inadempimento contrattuale avrà diritto a ricevere un indennizzo. Salvo diverse disposizioni nel contratto stesso e senza pregiudizio per quanto stabilito nell’articolo 20 e nell’Allegato 4 riguardo l’indennizzo per la formazione, quest’ultimo verrà calcolato tenendo conto dei danni subiti, seguendo il principio dell'”interesse positivo”, e considerando le specifiche circostanze del caso, con un occhio attento alla legislazione vigente nel paese in questione.
Inoltre, c’è da considerare l’impatto di un terzo, ovvero il club verso cui è diretto Ángel Correa. Il secondo comma dell’articolo 17 nella sua attuale formulazione è redatto come segue: “Il diritto al risarcimento non può essere trasferito a un terzo. Il nuovo club di un giocatore sarà ritenuto responsabile del pagamento dell’indennizzo solo se si può dimostrare che ha indotto il calciatore a violare il contratto”. Questo significa che il club destinatario di Ángel Correa non sarà sanzionato come avveniva in passato, a meno che non si dimostri un’interferenza nella risoluzione del contratto. La stesura transitoria prevede che “sarà applicata una sanzione sportiva a qualsiasi club che abbia violato il contratto durante il periodo protetto o al nuovo club di un giocatore se si prova, considerando le circostanze individuali, che questo abbia incoraggiato la violazione”.
In determinate circostanze, un club non potrà registrare nuovi calciatori, sia a livello nazionale che internazionale, per due periodi di registrazione consecutivi. Successivamente, il club avrà la possibilità di registrare nuovi atleti solo al termine del periodo di sanzione stabilito. Sia il club che il calciatore dovranno agire in buona fede nel caso in cui la FIFA avesse delle incertezze riguardo l’influenza del club su questioni relative al giocatore. Entrambe le parti sono tenute a collaborare per chiarire i fatti e devono rispondere lealmente a qualsiasi richiesta di documentazione da parte della FIFA o di terzi. Chi richiede prove deve dimostrare la probabilità che le prove esistano e siano rilevanti. Eventuali risposte a queste richieste potranno generare inferenze negative.
Il nuovo club riceverà la licenza entro 72 ore. Se, nel caso in cui un giocatore decidesse di rescindere il contratto con l’Atlético de Madrid e non ci fosse coinvolgimento di un altro club, la normativa attuale, specificata nell’articolo 11 dell’annesso 3 del regolamento, stabilisce che: “Quando una nuova associazione richiede la licenza per un giocatore, la precedente associazione deve consegnarla entro 72 ore. La vecchia associazione non può rifiutare questa richiesta e, in mancanza di una risposta nei termini indicati, la nuova associazione è autorizzata a registrare il giocatore e a completare le relative procedure”. Pertanto, la RFEF dovrà fornire il trasferimento di Ángel Correa all’associazione di destinazione entro 72 ore.