La recente eliminazione del Real Madrid dal Mondiale per Club consente alla squadra di avviare la prossima stagione il 19 agosto contro l’Osasuna, alle 21:00, presso lo stadio Santiago Bernabéu, in occasione della prima giornata di campionato. Questo appuntamento è confermato nel calendario, evitando così di dover posticipare la partita al 29 ottobre, come richiesto dalla squadra.
Tuttavia, la decisione finale spetta al Giudice Unico delle Competizioni della RFEF. Questo scenario sembra allinearsi con le disposizioni concordate tra LaLiga e l’AFE, che ha sostenuto la necessità di 21 giorni di riposo e tre settimane di preparazione.
Dopo la conclusione dell’impegno con il torneo FIFA, i giocatori non riprenderanno le attività prima del 31 luglio, garantendo così 19 giorni di preparazione, un periodo quasi conforme alla richiesta dell’AFE. Sarà interessante osservare come si sviluppa la situazione, poiché questo contesto avvantaggia le posizioni presentate da LaLiga nella risposta al Real Madrid, riguardo alla richiesta di rinviare l’incontro al 29 ottobre. Nella comunicazione di cinque pagine inviata dalla federazione, LaLiga sottolinea che non esistono le condizioni necessarie per giustificare un eventuale rinvio della partita, né si rilevano motivi regolamentari o di forza maggiore che possano avallare la richiesta.
Il regolamento generale della RFEF, all’articolo 262, prevede disposizioni in merito a cause di forza maggiore, stabilendo che “la sospensione e il rinvio di una partita non possono essere autorizzati a meno che non ci siano motivi di forza maggiore chiaramente regolamentari”. LaLiga ha richiamato questo punto nella lettera inviata ieri a Real Madrid, Osasuna, RFEF e AFE, sostenendo che la questione sollevata dal Real Madrid, pur derivando da una situazione sportiva, era prevedibile e rientra nel normale andamento della competizione. Non ci si trova di fronte a circostanze straordinarie, inevitabili o imprevedibili, come allerta meteorologica, emergenze sanitarie, catastrofi naturali o incidenti. Inoltre, LaLiga sottolinea che le normative FIFA non impongono un intervallo obbligatorio di sei settimane tra la chiusura di una stagione e l’inizio della successiva, né richiedono ai club di avere almeno tre settimane di preparazione pre-stagionale. Infine, LaLiga richiama la riunione del 22 maggio della Junta Division di LaLiga, dove si è discusso dell’importanza di osservare le decisioni prese dalle leghe maggiori. In Francia, con il PSG, e in Inghilterra, con il Chelsea, non ci sono stati rinvii per le prime partite del campionato. La comunicazione menziona anche la Supercoppa Europea programmata per il 13 agosto. La lettera si conclude affermando che, nel caso in cui l’organismo competente della RFEF accogliesse la richiesta, sarà esclusivamente compito di LaLiga fissare la nuova data e l’orario dell’incontro.
Pertanto, attualmente è il giudice unico delle competizioni a avere l’ultima parola, tenendo conto dei precedenti della scorsa stagione riguardanti le partite tra Barcellona e Osasuna in LaLiga, così come quella tra la Real Sociedad e il Jove Español nella Copa del Rey. Questo è avvenuto nonostante i club catalani e baschi non avessero a disposizione alcuni giocatori poiché impegnati con le loro nazionali.