È iniziato il conto alla rovescia

Con l’avvio degli allenamenti, si può ufficialmente considerare l’inizio della pre-stagione 2025-26 per la Real Sociedad. Anche se può suonare strano, il club non sarà più quello di Imanol ma entrerà in una nuova fase sotto la guida di Sergio Francisco.

Sarà necessario abituarsi a questo cambiamento. Negli anni recenti, avevamo assistito a operazioni di mercato rapide da parte della direzione sportiva, che, a questo punto della stagione, aveva già concluso qualche trasferimento, anticipando possibili concorrenti. Quest’anno, invece, sebbene sia noto che ci siano movimenti in corso, finora nulla è stato concretizzato, con l’unica notizia significativa legata al trasferimento di Zubimendi verso Londra.

Questa partenza si aggiunge a quelle di Le Normand e Merino della scorsa stagione, il cui impatto si fa sentire ancora nell’organico. Nel caso di Le Normand, la situazione era stata tamponata con l’arrivo di Aguerd all’ultimo giorno di mercato, mentre per Merino stiamo ancora aspettando una soluzione soddisfacente. Non voglio sembrare pessimista, ma è palese che l’assenza di Zubimendi rappresenterà una sfida non indifferente da affrontare. Ad oggi, le certezze sono rare e sono molti i punti interrogativi. Il trasferimento di Martín significa chiaramente una perdita significativa sotto il profilo sportivo e, al momento, le opzioni considerate non sembrano particolarmente solide. È possibile che la soluzione arrivi dall’esterno? Probabilmente sì, ma sarà necessario un approccio molto attento, dato che il ruolo richiede competenze specifiche e il passato pesa. Inoltre, resta irrisolto il problema della fase offensiva. Sono state provate diverse strategie, ma alla fine si torna sempre alla stessa soluzione: Oyarzabal come risolutore, anche se non gioca nel ruolo di centravanti. La rosa degli attaccanti è vasta, ma deludente in termini di prestazioni.

Alcuni giocatori dovranno dimostrare le loro qualifiche per rimanere nella Real, mentre altri si troveranno a dover decidere il loro futuro, probabilmente lontano da qui, nelle prossime settimane. Ci sono molte questioni aperte in attesa di una risoluzione. Una situazione tesa riguardo a Take Kubo è palpabile. Non è un segreto che Zubimendi non sia l’unico calciatore di cui si è parlato intensamente nel mondo del football negli ultimi mesi. Con l’aumento del valore della rosa negli ultimi anni, molti dei suoi atleti sono finiti nel mirino dei grandi club europei, diventando così obiettivi ambiti. La stagione passata ha visto un infortunio significativo, e la situazione sarebbe potuta essere ancora più drammatica se il trasferimento di Zubimendi al Liverpool fosse andato in porto. Rimane da chiedersi se il capitolo delle partenze si sia chiuso o se ci siano ulteriori movimenti in arrivo. Vi sono diversi candidati in lizza per animare il mercato estivo, ma sicuramente Take Kubo sembra il più pronto a mettere in agitazione i tifosi txuri urdin. Kubo, proveniente da Kawasaki, è noto per la sua schiettezza e per la sincerità delle sue opinioni. Ha sempre dimostrato un certo grado di dedizione verso la Real, ma, come già sottolineato più volte, stiamo vivendo un periodo di trasformazione all’interno del club; un cambiamento di direzione, per come vogliamo chiamarlo, che potrebbe indurre alcuni a riconsiderare la loro posizione. Kubo è consapevole di essere ambito, è giovane e desidera continuare a migliorarsi, e attende con una certa ansia ciò che si prospetta. Quest’anno, Ansotegi dovrà affrontare una prova importante. Negli ultimi tempi, in parte grazie all’ottima performance della prima squadra, il ruolo di allenatore della squadra giovanile ha acquistato un’importanza notevole. Chi occupa quella panchina è cosciente del fatto che molte persone stanno osservando il suo operato. Ansotegi conosce l’ambiente ma non ha esperienza nel ruolo, e l’anno che inizia sarà sicuramente una sfida cruciale per lui.

Il tradizionale Japan Tour della Real Sociedad non ha ancora una lunga storia, tuttavia, il fatto di recarsi in Giappone in questo periodo di preparazione sembra destinato a diventare una consuetudine per la squadra. Certamente, questa scelta è influenzata dai legami commerciali con vari sponsor, ma è evidente che influisce anche sulla modalità di preparazione pre-stagionale. A Imanol non piaceva questa situazione. Sergio rimane in silenzio.

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