C’è confusione riguardo a Sorloth? L’Atletico ha ancora il norvegese e smentisce la sua partenza

Una delle situazioni più interessanti emerse dalla partita tra il RCD Espanyol e l’Atlético di Madrid riguarda la scelta di Diego Pablo Simeone. Quando i colchoneros avevano bisogno di segnare, non ha deciso di inserire Alexander Sorloth nel match, nonostante che nella scorsa stagione avesse realizzato 24 gol, molti dei quali subentrando dalla panchina.

Al contrario, il tecnico ha preferito far entrare Antoine Griezmann e, soprattutto, un Giacomo Raspadori fresco di trasferimento. Questa decisione non ha trovato favore presso Sorloth, che ha mostrato incertezze nel comprendere il suo ruolo come ultima opzione nel repertorio offensivo.

Si vocifera, secondo alcune fonti, che il calciatore avrebbe manifestato l’intenzione di lasciare il club nel mercato attuale. Tuttavia, all’interno della società madrilena affermano che non contemplano attualmente la partenza di un giocatore come il norvegese. Sostengono che la pianificazione è stata studiata con attenzione, prevedendo una stagione impegnativa con più obiettivi. In questo contesto, Sorloth ha un ruolo fondamentale. “Si tratta di un progetto a lungo termine, non si risolve dopo la prima partita. Abbiamo acquisito sette giocatori, oltre a Musso e Lenglet. È una programmazione seria, non ha senso parlare di crisi già ora o della volontà del nostro attaccante di andarsene, dopo appena un incontro. Non ha logica”, sottolineano fonti all’interno del club. L’Atlético, secondo quanto riportato, non ha fissato alcuna cifra per la cessione dell’attaccante scandinavo e fa riferimento a una clausola di “diverse centinaia di milioni di euro”. Ricordano inoltre che, solo un anno fa, hanno investito 32 milioni di euro (più bonus) per assicurarselo dal Villarreal. Pertanto, se la situazione dovesse deteriorarsi in modo insostenibile, l’unica prospettiva sarebbe quella di recuperare l’investimento, il che potrebbe comportare un prolungamento della sua permanenza nel club.

Se afferma che chi desidera ingaggiare il giocatore dovrà investire una somma significativa. Inoltre, attualmente non sono arrivate proposte per il calciatore. Dal canto suo, l’Atlético evidenzia una “pianificazione seria”, sottolineando che non è accettabile che, dopo un solo incontro poco soddisfacente, tutto possa andare in frantumi. È inaccettabile che l’attaccante, cercato solo un anno fa con un’importante spesa, possa lasciare la squadra a soli 14 giorni dalla chiusura del mercato. Questo è il punto di vista del club.

Il giornalista José Ignacio Fernández di ABC ha riportato che il calciatore scandinavo ha espresso il desiderio di lasciare l’Atlético in quanto non intende passare un altro anno da riserva. Questa notizia si collega a quanto affermato dall’esperto di trasferimenti Matteo Moretto, il quale sostiene che il Napoli, che già lo aveva tenuto d’occhio, potrebbe diventare una soluzione nel caso la situazione si complichi. Sebbene possano accadere cose inaspettate, l’intento attuale è che il giocatore rimanga, a meno che le circostanze non cambino drasticamente.

La dirigenza dell’Atlético comprende il malcontento del giocatore, dopo quanto accaduto a Cornellà, trovandosi in una posizione svantaggiata nella gerarchia degli attaccanti, nonostante sia stato il secondo miglior marcatore della scorsa stagione, a scapito dell’ultimo arrivato, Raspadori. “È normale che un giocatore possa essere frustrato; il vero problema sarebbe avere calciatori indifferenti se giocano solo 20 minuti”, sottolineano dall’Atlético. “Tuttavia, è prematuro parlare di una sua partenza dopo una sola gara”.

Per quanto riguarda Sorloth, il club non è intenzionato a rendere semplice il suo addio, sebbene il norvegese manifesti chiaramente il proprio discontento con la situazione attuale.

Comprende che il suo finale di stagione, in cui ha segnato otto gol nelle ultime nove partite dell’anno scorso, avrebbe dovuto garantirgli un ruolo più significativo. Una prima delusione si è presentata durante il Mondiale per club, dove è arrivato con l’aspettativa di essere protagonista, ma non è stato scelto come titolare nella gara iniziale contro il PSG, con Griezmann preferito al suo posto. È partito dall’inizio soltanto contro i Seattle Sounders e il Botafogo, ma ha mostrato una performance piuttosto sottotono. Inoltre, il mancato sfruttamento di alcune chiare opportunità durante il torneo mondiale non ha contribuito a rafforzare la posizione che pensava di meritare nel team. Con l’arrivo di un giocatore come Álex Baena, considerato da Simeone come partner ideale per Julián Álvarez in questa stagione, le sue possibilità di essere titolare all’inizio del campionato sono diminuite notevolmente.

SORLOTH E LA SUA IMPAZIENZA

Nonostante il norvegese avesse discusso la scorsa stagione con Simeone, affermando di aver compreso che il suo ruolo doveva concentrarsi più sulla qualità dei minuti piuttosto che sulla quantità, e di aver finalmente trovato il modo di entrare in campo dalla panchina per influenzare le partite, sembra che la situazione sia cambiata. Arrivato all’Atlético, aveva dichiarato di essere stanco di viaggi continui e desiderava mettere radici nel club. Tuttavia, dopo solo un anno, le cose hanno preso una piega diversa. Il ‘Sicario’ non è mai stato noto per la sua pazienza, avendo trascorso al massimo due stagioni in ciascun club. Negli ultimi dodici anni ha indossato la maglia di dodici squadre in otto paesi differenti. Non ha mai avuto esitazioni a trasferirsi altrove se non si sentiva soddisfatto. Ora, in un anno in cui si avvicina un Mondiale, non intende trascorrere l’intera stagione relegato in panchina.

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