Il Siviglia organizzerà il 15 dicembre prossimo l’Assemblea Generale Ordinaria degli Azionisti, durante la quale presenterà i conti annuali per l’esercizio 2024-25, previsti in perdita per un totale di 54,06 milioni di euro. Questa cifra si aggiunge ai deficit dei quattro anni precedenti, portando a un saldo complessivo negativo di 220 milioni.
Sotto la presidenza di José María del Nido Carrasco, il club andaluso aveva già registrato un passivo di 81,7 milioni per l’esercizio 23-24, mentre nei tre anni precedenti, fino al 20-21, aveva approvato perdite di 19,3 milioni, 24,8 milioni e 41,4 milioni di euro, rispettivamente.
La situazione finanziaria dell’ente suscita preoccupazione, evidenziando un patrimonio netto negativo di 123 milioni di euro, che, secondo la Legge sulle Società per Azioni, potrebbe portare a una causa tecnica di scioglimento. Tuttavia, il consiglio di amministrazione affronta questa problematica contabilizzando i crediti partecipativi sottoscritti dall’entità, il che farebbe lievitare il patrimonio netto a 63,6 milioni di euro.
In aggiunta, il consiglio ritiene di migliorare questo scenario grazie ai ricavi derivanti dalla cessione di Dodi Lukébakio, Loïc Bade e Stanis Idumbo, per un valore superiore ai 50 milioni di euro, che sono stati effettuati dopo la chiusura dell’esercizio, il 30 giugno, e che saranno registrati nel bilancio 25-26, sebbene possano influenzare la situazione attuale del club. Inoltre, il consiglio intende sottolineare che il riassetto economico avvenuto negli ultimi due anni, che ha visto il costo della rosa scendere da 178 milioni a 88, ha avvicinato il club a un punto di equilibrio che segnerebbe una ripresa economica.
Il club annuncia la convocazione un mese prima, seguendo le normative statutarie, per una Assemblea Generale che si preannuncia particolare, dato che le voci riguardanti una possibile vendita a uno dei vari fondi interessati stanno diventando sempre più frequenti nella routine quotidiana dell’ente.

