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Stipendi negli eSports: quanto guadagnano i giocatori professionisti?

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Il gaming competitivo sta acquisendo sempre più successo ed è diventato ormai uno sport a tutti gli effetti. Non solo in termini di seguito e considerazione, ma anche a livello di introiti.

La crescita degli stipendi negli eSports

Il gaming competitivo – altro nome con cui vengono definiti gli eSports – sta acquisendo sempre più successo ed è diventato ormai uno sport a tutti gli effetti.

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Non solo in termini di seguito e considerazione, ma anche a livello di introiti. Basti pensare che l’ultima finale dei mondiali di League of Legends è stata vista da circa 200 milioni di persone in tutto il mondo, risultando l’evento eSports più visto dell’ultimo anno con quasi il doppio di spettatori rispetto alle finale dell’ NBA e risultando secondo solo alla finale di UEFA Champions League (vista da circa 250 milioni di spettatori).

Normalmente gli stipendi dei gamer professionisti dipendono dal gioco in questione e dal circuito in cui competono. Le stime vedono l’America come il continente più remunerativo, con stipendi medi per i pro player che oscillano dagli 80 mila ai 120 mila dollari annui. Seguono i giocatori europei, che guadagnano dai 60 mila ai 90 mila euro annui. Intorno a queste cifre si aggira anche la controparte orientale, rappresentata soprattutto da giocatori cinesi e coreani.

Per quanto riguarda i bonus, i guadagni dipendono dalla competizione svolta e dai cosiddetti premi contrattuali. In questo caso una stima affidabile media si attesta intorno ai 20 mila euro annui extra ottenuti in premi.

Perché gli stipendi negli eSports sono così alti?

Gli eSports stanno prendendo le luci della ribalta e – ovviamente – più seguito da parte del pubblico si traduce in maggiori introiti e remunerazioni più alte. Ma il vero guadagno per i giocatori risiede nelle sponsorizzazioni, le partnership e i montepremi derivati dalla vincita dei tornei o campionati.

I guadagni principali dei giocatori di eSports infatti non dipendono dai loro stipendi in se ma dai contratti firmati con gli sponsor. La maggior parte dei giocatori sono continuamente protagonisti nei propri canali social e in quelli dei vari sponsor, e la loro immagine aumenta sensibilmente il ricavo in ottica di merchandising. La maggior parte dei gamer quindi svolge implicitamente un secondo lavoro, ovvero quello dell’influencer.

Ancora, diversi professionisti sono anche degli streamer, e guadagnano indirettamente grazie agli eSports strappando sponsorizzazioni e partnership. Twitch rappresenta la tv del presente con canali che superando (a livello di seguito di utenza) network solidi come Netflix e altri siti di streaming online.
Lo streaming degli eSports vede ogni giorno mediamente 500 mila spettatori fissi e ogni pro player ha ormai il suo canale dove trasmette live gli allenamenti quotidiani.
Tra abbonamenti al canale, donazioni e ricavi dalla partnership si raggiungono guadagni annui superiori ai 150 mila euro per i giocatori più noti.

Stipendi negli eSports: i gamer più ricchi

Abbiamo parlato di stipendi medi, ma come in ogni sport esistono i fuoriclasse che hanno stipendi a livello. Tra gli eSports player più ricchi e famos c’è sicuramente Johan Sundstein, meglio noto come “N0tail“. È un videogiocatore professionista danese di Dota 2, e nel 2021 ha guadagnato oltre 7 milioni di dollari.

Ancora, il tre volte campione del mondo di LoL – League of Legends – il sudcoreano Faker, da ormai doversi anni ha uno stipendio annuo medio di oltre 3 milioni di dollari.

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