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Un investimento senza precedenti nel tennis
La USTA (United States Tennis Association) ha annunciato un ambizioso piano di ristrutturazione e ampliamento del Billie Jean King National Tennis Centre, un progetto che rappresenta il più grande investimento nella storia degli US Open, con un valore di 800 milioni di dollari.
Questo intervento non solo mira a modernizzare l’impianto, ma anche a migliorare l’esperienza per i tifosi e gli atleti che partecipano a uno dei tornei di tennis più prestigiosi al mondo.
Le novità dell’Arthur Ashe Stadium
Il fulcro di questo progetto è l’Arthur Ashe Stadium, attualmente il più grande stadio tennistico del mondo, con una capienza di 23.771 posti. Con i lavori previsti, la capienza aumenterà di ulteriori 2.000 posti, rendendo l’esperienza degli spettatori ancora più coinvolgente. Tra le novità spicca un nuovo ingresso principale, che sarà accompagnato da aree interne rinnovate, pensate per offrire servizi migliori e più moderni agli appassionati di tennis.
Dettagli del progetto di ristrutturazione
Il progetto include una serie di miglioramenti significativi: un Grand Entrance che si preannuncia spettacolare, un aumento del 40% dell’atrio a livello promenade, e nuovi spazi commerciali e di ristorazione. Inoltre, l’accesso ai servizi igienici sarà notevolmente migliorato, con l’aggiunta di più scale mobili e ascensori. Non mancheranno anche nuove aree club e ristoranti, con opzioni di ristorazione di alta qualità e spazi hospitality premium. Infine, saranno realizzati due nuovi livelli dedicati a suite di lusso, per offrire un’esperienza esclusiva ai visitatori.
Un futuro luminoso per il tennis
La USTA ha dichiarato che il progetto sarà finanziato autonomamente e i lavori saranno eseguiti in fasi, per minimizzare l’impatto sui tornei. La conclusione dei lavori è prevista per il 2027, con l’obiettivo di presentare il nuovo stadio già per l’inizio del torneo di quell’anno. Lew Sherr, CEO della USTA, ha sottolineato l’importanza di modernizzare l’Arthur Ashe Stadium, costruito oltre 25 anni fa, per prepararlo ai prossimi decenni di storia del tennis.