La storia della capoeira

L'arte marziale avvolta nella leggenda, rinata grazie a Mestre Bimba

La capoeira è un’arte marziale brasiliana sviluppatasi secoli fa al tempo della deportazione delle popolazioni africane in Brasile ad opera dei portoghesi. A caratterizzare questo stile di lotta in tutto il mondo, elementi espressivi e rappresentativi iconici quali musica e armonia di movimenti, proprio per questo è stata a volta scambiata per un tipo di danza.

La storia della capoeira

Impossibile ormai dare un’origine precisa a questo stile di lotta, vista anche la mancanza di documenti scritti, sappiamo però per certo che la capoeira nasca grazie alla mescolanza messa in atto da rituali di lotta e danza delle tribù deportate dai portoghesi dall’Africa in Brasile.

Durante la metà del ‘600 la lotta tra olandesi e portoghesi permise a molti schiavi di darsi alla fuga organizzandosi autonomamente in villaggi detti quilombos, ed è qui con tutta probabilità che si accelera il processo di sviluppo della capoeira. Questa ipotesi deriva dal fatto che questi villaggi resistettero in alcuni casi per quasi un secolo alla dominazione portoghese, come per esempio quello di Palmares, che impegnò l’esercito portoghese per ottant’anni. I primi documenti ufficiali che parlano di capoeira risalgono però proprio a questo periodo: i capi delle spedizioni riportano infatti che gli schiavi fuggiaschi avevano uno strano modo di combattere: “Usano calci e testate come fossero veri animali indomabili”.

Era di certo ancora una forma embrionale di capoeira, che venne vietata agli schiavi dal 1814 per impedirne l’aggregazione. Dopo la liberazione dalla schiavitù nel 1888 la capoeira venne etichettata come modo di fare della delinquenza di strada, tanto che nel 1892 venne proibita facendo diventare la sua pratica clandestina. Le cose cambiarono nel Novecento, durante gli anni ’30 il presidente dittatore Getulio Vargas decise di promuovere uno sport nazionale, dette quindi l’occasione ad uno dei maestri dell’arte marziale, Mestre Bimba di fondare una palestra con lo stile di “Lotta Regionale di Bahia”. Nel 1932 viene aperta la prima palestra, nella quale vennero imposte dal maestro ferree regole di disciplina proprio per ripulire la cattiva immagine che l’opinione pubblica aveva di questa arte marziale. Da qui grazie a Bimba ed i suoi allievi la disciplina trovò il suo riscatto e nel 1974 venne riconosciuta come sport nazionale brasiliano.

Capoeira Angola e Capoeira Regionale

Le due forme sono ben distinte, la capoeira Angola potrebbe sembrare una forma semplicemente più lenta di capoeira, ma in realtà è una realtà decisamente più antica. Il più importante rappresentante di capoeira Angola e Mestre Pastinha, che aprì la sua scuola nel 1941. Qui trasmise i suoi insegnamenti senza mai introdurvi altri metodi di lotta ma mantenendo la purezza della sua disciplina.

Rappresentante della capoeira Regionale è invece il già citato Mestre Bimba, che dapprima fu anch’egli insegnante di capoeira Angola, per poi sperimentarne una nuova forma nella quale erano previste sequenze offensive e difensive: Sequence de Bomba e Cintura Desprezada. Per promuovere il suo stile nel 1936 lanciò varie sfide a gruppi di capoeira vincendo sempre e morendo da imbattuto, anche per questo partecipò alla festa nel palazzo presidenziale quando la capoeira fu dichiarato sport nazionale e viene ricordato come simbolo fondamentale di questo sport.

Scritto da Gabriele Vecchia
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