Corsa dei cammelli: la storia dello sport famoso in Australia

Corsa dei cammelli, storia e regole di questo sport nato in Mongolia ma famoso in Australia e Medio Oriente

La corsa dei cammelli è uno degli sport più in voga nel continente australe ed in Medio Oriente, quando se ne sente parlare qui viene difficile da immaginare, invece in quella zona del mondo è un evento sportivo normale che ha molto seguito.

Infatti vi sono numerose gare durante l’anno e le più popolari offrono al vincitore un ricco montepremi. Scopriamo la storia di questo sport.

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Corsa dei cammelli: la storia

Come detto in apertura si tratta di uno sport popolare in Medio Oriente, in particolare in Pakistan, Arabia Saudita, Egitto, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Oman, Australia e Mongolia.

La corsa dei cammelli a livello professionale è identica a quella dei cavalli in voga nel nostro continente, qui i cammelli corrono fino ad una velocità massima di 65 km/h e per lunghi tratti mantengono una velocità media intorno ai 40 chilometri orari.

Si tratta di uno sport che vanta secoli di tradizione infatti fu introdotto nel 13esimo secolo da Hulagu Khan allora imperatore dell’impero Mongolo.

La corsa più importante di cammelli in Australia è “Le sabbie del deserto di Boulia” che dà in premio al suo vincitore un montepremi di 25 mila dollari.

La seconda corsa più importante si tiene sempre in Australia ed è la celebre Camel Cup che si tiene ad Alice Springs ogni anno. Non si tratta di una semplice corsa ma di un vero e proprio evento, capace di attrarre un gran numero di turisti dato che vi sono numerosi modi per potersi divertire oltre che a tantissime bancarelle in cui poter fare acquisti di prodotti legati a questo sport.

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Corsa dei cammelli: bambini fantini ed il banning

I bambini vengono spesso usati come fantini per via del loro peso leggero che di far andare più veloce l’animale. Alcuni di essi hanno addirittura 2 anni di età e vengono trafficati da paesi come Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, Iran, Pakistan e Sudan per essere impiegati in gara.

Essi vivono in campi vicino ai circuiti e spesso sono vittime di abusi, nella maggior parte dei casi sono stati venduti dai genitori in cambio di denaro e se riescono a tornare a casa è molto probabile che vengano nuovamente venduti al miglior offerente per gli stessi scopi.

A questo proposito gli Emirati Arabi Uniti sono stati il primo paese a proporre il banning per i bambini. Infatti non possono gareggiare ragazzi di età inferiore ai 15 anni in qualità di fantini.

Questo ban è in vigore dal 2002 e nel 2009 gli Emirati Arabi Uniti hanno pagato un risarcimento a 879 ex fantini. Ora negli Emirati Arabi Uniti vi è il divieto di partecipazione alle corse e l’incarcerazione per chiunque si fa trovare al via di una gara con bambini come fantini.

L’emiro qatariota Al Thani ha anch’egli imposto il divieto di utilizzo dei bambini come fantini dal 2005 ed ha pensato a partire dal 2007 di utilizzare fantini robotici al posto delle persone. Un’ idea che è rimasta tale, dato che in Qatar nelle gare di cammelli gareggiano ancora ragazzi e uomini.

Scritto da Filippo Imundi
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