Il rafting: la storia e le regole dello sport

Come nasce e si sviluppa il rafting: lo sport fluviale per eccellenza

Sicuramente uno degli sport più divertenti ed adrenalinici e che sta aumentando la sua popolarità negli ultimi anni è il rafting, sport acquatico che si svolge a bordo di un gommone, ed il cui fine è percorrere un torrente o fiume munendosi di pagaia.

Il significato del termine raft deriva dal termine inglese zattera, ciò che in antichità veniva usato per questa pratica.

La storia del rafting

Certamente l’attività umana del percorrere percorsi fluviali a bordo di barche è antichissima. I fiumi sono sempre stati il fulcro della vita umana, utilizzati come mezzo per velocizzare il trasporto di merci e persone.

La prima impresa nota di qualcosa che può essere considerata rafting, è stata l’impresa compiuta nel 1869 dal maggiore degli Stati Uniti John Welsey Powell, che guidò una missione esplorativa in Colorado composta da 4 battelli. L’impresa inizialmente fallì, ma venne ritentata con successo nel 1871, percorrendo il Gran Canyon e procedendo a disegnare una mappa del territorio.

Perché il rafting venga utilizzato per fini turistici però, bisognerà attendere gli anni ’50, quando iniziarono ad essere organizzate le prime discese delle rapide per turisti. In Europa questo nuovo sport arrivò invece negli anni ’80, dopo che un gruppo di canoisti sul fiume Sesia, chiese al californiano Brian Larky di istruirli sulle nuove tecniche di conduzione del nuovo mezzo fluviale: il gommone.

In pochi anni questo sport iniziò ad essere praticato in gran parte d’Europa, tanto che nel 1987 anche in Italia fu fondata a Milano l’Associazione Italiana Rafting.
Attualmente la FIRaft è una DSA (Disciplina Sportiva Associata) associata alla FICK (Federazione Italiana Canoa Kayak) e facente parte del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e della WRF (World Rafting Federation). Può essere praticato in forma turistico-amatoriale o agonistica.

Categorie e specialità del rafting

ALLIEVI: tra l’8° anno compiuto e il 10° anno non compiuto nell’anno di riferimento
CADETTI: tra il 10° e il 14° anno compiuti nell’anno di riferimento
JUNIOR: tra il 15° e il 19° anno compiuti nell’anno di riferimento
UNDER 23: tra il 15° e il 23° anno compiuti nell’anno di riferimento
SENIOR: tra il 20° e il 40° anno compiuti nell’anno di riferimento
MASTER: tra il 41° e il 75° anno compiuti nell’anno di riferimento
ATLETI NON AGONISTI: tutti coloro che svolgono attività amatorialmente e non agonisticamente come le categorie sopra scritte

SPECIALITA’
DISCESA CLASSICA: distanza minima 3.000 mt massima 7.000 mt . Normalmente in questo tipo di discesa gli equipaggi partono scaglionati in diversi intervalli di tempo.

SLALOM: distanza massima 600 mt – minimo 8 porte massimo 14 di cui minimo 2 e massimo 6 in risalita. In questa specialità bisogna passare attraverso delle porte posizionate lungo il fiume, toccare o mancare una porta dà una penalità.

RX: distanza massima 600 mt. Sostituisce il H2H, ovvero testa a testa. Non è una gara a tempo ma ad eliminazione diretta: gli equipaggi partono da due sponde opposte, non possono contattarsi per un determinato tratto, e poi via al testa a testa.

MARATONA: distanza minima superiore ai 7.000 mt , massima 25.000 mt. Normalmente viene organizzata lungo i fiumi meno impegnativi, gli equipaggi partono tutti insieme.

Scritto da Gabriele Vecchia
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