Braccio di ferro: storia e regole dello sport

Braccio di ferro, ecco quando è arrivato in Italia, le sue origini e le sue regole che lo hanno reso da gioco a sport.

Il braccio di ferro è uno sport di fama mondiale pur non essendo riconosciuto a livello olimpico. In questo articolo analizzeremo la sua storia, le sue origini ed il suo regolamento così da entrare nel dettaglio di questa disciplina praticata in ogni angolo del mondo.

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Braccio di ferro: storia e origini

Le origini di questo sport non hanno una data ben precisa in quanto si tratta di una disciplina che nasce nell’antichità greca e di conseguenza è praticata da moltissimi secoli.

In Italia è divenuta disciplina sportiva a partire dagli anni ’80 del 20° secolo grazie soprattutto all’influenza ricevuta nel biennio 1984-85 dal film “Over The Top” con Stallone protagonista nei panni di un camionista che praticava il braccio di ferro come sport. In quel periodo nacque la Federazione Italiana Braccio di ferro presieduta da Giorgio Reali.

Il primo incontro degli italiani con questa disciplina lo si ha avuto negli anni ’60 del XX secolo quando ci fu una trasmissione dove venne presentato al pubblico televisivo, ma allora era in veste di gioco e non ancora uno sport vero e proprio.

Ora è praticato in ogni angolo del mondo e vi sono federazioni che regolamentano gli incontri. La più importante resta la federazione internazionale che nel corso del tempo si è adoperata per creare delle regole di comportamento durante la pratica che devono essere rispettate da ogni contendente.

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Braccio di ferro: le regole

L’obiettivo di questo sport è quello di far abbassare il braccio del proprio avversario sotto un limite prestabilito, chiamato Pin Line grazie alla propria forza.

L’arbitro verifica che i due gomiti non siano a contatto ma che vi sia lo spazio di un pugno. La sfida è 1 vs 1 nella stessa categoria di peso. L’arbitro durante la gara continua a verificare che i due contendenti stiano rispettando le regole. Se queste non vengono rispettate si va incontro ad un fallo.

Se un contendente compie due falli consecutivi nello stesso incontro viene espulso perdendo il match. Non è permesso sollevare il gomito impegnato nel match da un preciso punto d’appoggio e la gara si deve svolgere in piedi, queste sono due regole assolutamente fondamentali da rispettare se si vuole considerare il match valido.

La sua durata massima è di 5 minuti. Come si è potuto vedere le regole sono poche ma di semplice lettura, in fondo se uno sport così antico è arrivato sino a noi è anche perché era semplice nel suo svolgimento.

Un esempio della prova di forza dell’uomo o della donna nei confronti di un altro uomo o donna nel medesimo campo, questo sport oltre che esistere come disciplina è famoso ai più come gioco infatti è uno dei più praticati al mondo.

A chiunque è successo di aver praticato almeno una volta nella vita il braccio di ferro, avendo ora in mente le regole chissà se quando ci si è sfidati l’ultima volta queste sono state rispettate. Non resta che provare di nuovo applicandole così da rendere il gioco semi-professionale.

Scritto da Filippo Imundi
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