La storia della scherma: regole e origini dello sport

La storia della scherma, le sue origini e regole. Come è divenuta l'arte che conosciamo oggi.

La scherma è uno degli sport più conosciuti a livello europeo e mondiale. Per il nostro paese è stato uno dei prolifici dal punto di vista delle medaglie, sia a livello europeo che mondiale nonché alle olimpiadi. In questo articolo scopriremo la sua storia, le sue origini e le relative regole.

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La storia della scherma: le sue origini

Le spade furono utilizzate da svariati popoli nel corso della storia, dai greci e dai celti ma è certo l’utilizzo di lunghi bastoni di legno ai tempi degli egizi che gli utilizzavano per far fronteggiare l’uno contro l’altro atleti che spesso erano schiavi.

I romani sono stati il popolo che diede alla spada l’accezione conosciuta ancora oggi in occidente. Era necessario un manuale per provvedere ad acquisire le corrette tecniche di manipolazione della spatha (da cui deriva il termine odierno di spada) ma purtroppo questa serie di manuali non sono mai stati pervenuti.

La spada d’armi arrivò nel medioevo e i primi manuali di scherma furono scritti a metà del 1500 mentre in Italia un primo scritto relativo a questo sport è datato 1410, nel nostro paese veniva usata la spada lunga.

Nel rinascimento le scuole di scherma persero d’interesse in Germania grazie all’avvento delle armi da fuoco mentre in Italia e Spagna crebbero anche se dovettero reinventarsi.

La scherma d’oggi ha visto la sua nascita nel 19esimo secolo e si compone di tre differenti discipline che sono il fioretto, la spada e la sciabola.

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La storia della scherma: le regole

Le tre discipline della scherma sportiva sono il fioretto, la spada e la sciabola.

Il fioretto viene definito un’arma “accademica” in quanto è la prima che viene usata ed ha lo scopo di formare l’atleta nella corretta esecuzione dei movimenti. L’obiettivo all’epoca era di fissare una stoccata che potesse essere potenzialmente mortale, per questo motivo l’area valida al fine dell’assegnazione dei punti è quella del busto dove sono presenti gli organi vitali.

La sciabola di contro è l’arma per eccellenza ed è molto veloce e istintiva, per questo motivo l’atleta deve essere molto forte fisicamente ed avere un’elevata rapidità nelle gambe. La zona valida per i punti è il busto (tranne l’inguine) le braccia e la testa. Dal 1988 viene utilizzato il rilevamento elettrico della stoccata mentre prima l’assegnazione del punto era appannaggio dell’arbitro e questo spesso causava confusione.

La spada è invece l’arma che più si avvicina a quelle del passato. Il bersaglio in questo caso è tutto il corpo dell’avversario, si colpisce solamente di punta come nel fioretto ma non vi è la convenzione che il primo a colpire l’avversario prende il punto. Infatti se si colpisce contemporaneamente entro il ventiquattresimo secondo vi è il “colpo doppio” che assegna il punto ad entrambi gli atleti.

In Italia i fiorettisti sono la maggior parte in tenera età mentre crescendo vi è una parità tra chi pratica fioretto e spada, questo sino alla categoria ragazzi/e che vede una predominanza di spadisti.

Scritto da Filippo Imundi
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