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Sanremo 2021, la prima serata di Ibrahimovic: una prestazione poco idonea

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Zlatan Ibrahimovic era uno dei personaggi più attesi nella prima serata del Festival di Sanremo 2021. Una puntata che ha messo fine alle numerose polemiche delle settimane precedenti, relative alla partecipazione del campione svedese nonostante gli impegni in campionato del Milan.

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Problemi logistici e di allenamenti che sono venuti meno con l’infortunio di Ibra nel corso della sfida di domenica 28 febbraio in casa della Roma. Scopriamo com’è andata la sua prima esperienza da conduttore.

La prima serata di Ibrahimovic a Sanremo 2021

Chi si aspettava uno Zlatan Ibrahimovic carismatico, e pronto a rubare la scena a tutti come è solito fare in campo, si è dovuto ricredere in fretta. Lo svedese è entrato in scena qualche minuto dopo l’inizio della diretta, sulle note di una musica gitana scelta da lui stesso e con una giacca con addosso una vistosa coccarda con scritto Ibra. I suoi primi momenti sul palco dell’Ariston sono stati un siparietto con Amadeus. Zlatan ha giocato sul suo personaggio quasi divino, definendosi il direttore di Sanremo e dettando le sue regole. Tuttavia, tolto questo spezzone, la presenza dell’attaccante è stata molto ridotta, quasi impacciata e condizionata dall’emozione che ha fatto si che si limitasse a poche e scontate battute. Una versione di Ibra che non ha soddisfatto i più. Molti lo hanno definito fuori contesto e hanno trovato banale il suo solito atteggiamento da semi Dio, ritenuto scontato e poco idoneo al palco dell’Ariston.

Il siparietto con Amadeus

Appena salito sul palco Ibrahimovic ha avuto la scena tutta per sé. Ha ringraziato Amadeus per l’invito, ma ha anche scherzato sul fatto che il vero onore fosse quello di avere lì lui al Festival. Ha anche detto che normalmente si sente grande, ma al debutto pure lui si è sentito piccolo di fronte alla grandezza di Sanremo. Non sono poi mancati gli inevitabili riferimenti calcistici:

Per prima cosa il Festival di Zlatan sarà a 22 cantanti, undici contro undici sennò non è regolamentare. Vendine quattro dato che in gara ci sono 26 cantanti, c’è il Liverpool che cerca dei giocatori, sennò li metto in giardino e li faccio lavorare. La seconda regola riguarda il palco, così non va bene, è fatto per piccole persone come te (rivolto ad Amadeus) a me serve 105 per 68 metri come San Siro, sennò per me il Festival è annullato.

Con Amadeus, ma anche con Fiorello, ha scherzato fin dalla conferenza stampa sulla fede nerazzurra dei due conduttori. Si è però dimostrato serio nel parlare della sua presenza al Festival, cosa che è stata concordata fin dall’estate passata, smentendo che il tutto fosse una questione di soldi dato il suo enorme patrimonio:

Cachet? I soldi non sono importanti, nel mio mondo non mi serve nulla. Faccio questa cosa con il cuore per far vedere a tutti che sono grato a quello che l’Italia ha fatto per me. I soldi che entrano li diamo in charity (beneficenza), non vi preoccupate.

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