Chi è Luca Pairetto, il figlio d’arte promosso dall’Aia

Luca Pairetto, uno degli arbitri più severi della Serie A TIM.

Promosso arbitro internazionale insieme al collega Daniele Chiffi, il nativo di Torino viene considerato uno degli arbitri più fiscali dell’intero campionato.

Chi è Luca Pairetto

Nato a Torino il 14 aprile del 1984 (stessa annata di Chiffi), Luca è uno dei tre figli maschi di Pierluigi Pairetto, ex arbitro di Serie A coinvolto nello scandalo di Calciopoli a seguito del rinvenimento di alcune importanti intercettazioni telefoniche con nientemeno che Luciano Moggi.

Direttore di gara a partire dal lontano 2000, esordisce nel massimo campionato italiano in occasione di Livorno Cagliari (1-1) del 25 settembre 2013 dopo vari anni di gavetta tra Serie D (tre stagioni), Lega Pro (sempre 3 stagioni) e Serie B (quattro campionati).

Nel 2016, Pairetto viene finalmente inserito nell’organico ufficiale dei direttori di gara della Serie A TIM, a testimonianza del fatto che le sue ottime prestazioni erano passate tutt’altro che inosservate. La sua gestione della gara schietta e severa – già a partire dall’esperienza in Serie B – aveva infatti raccolto ben più di un estimatore.

Il fratello di Luca Pairetto

Figlio, come detto, di uno storico arbitro, Luca è anche fratello di un noto dirigente sportivo. Si tratta, nella fattispecie, di Alberto Pairetto, Event Manager della Juventus. La presenza di quest’ultimo all’interno dell’organico bianconero, tuttavia, comporta la decisione dell’Aia di non assegnare a Luca le partite in cui la società di Agnelli risulta coinvolta. Il codice etico dell’Associazione Italiana Arbitri, infatti, è abbastanza chiaro al riguardo, e proibisce qualsiasi tipo di interferenza personale che possa inficiare l’operato dei suoi assistiti. Pertanto, fintanto che Alberto Pairetto manterrà la sua occupazione presso lo Juventus Football Club, un altro Pairetto, il nostro Luca, non potrà dirigere gli incontri della Vecchia Signora.

Da Spal-Fiorentina all’investitura internazionale

Ripercorrendo la carriera di Luca, a saltare all’occhio è un incontro in particolare. Si tratta, nello specifico, di Spal-Fiorentina del 17 febbraio 2019. Partita che terminò con il risultato di 4-1 per i toscani, i quali trovarono la via del gol con Edimilson Fernandes, Jordan Veretout, Giovanni Simeone e Gerson. Buona solo per le statistiche, invece, la marcatura ferrarese di Andrea Petagna. A rendere degno d’attenzione quel match, tuttavia, non fu il risultato bensì quello che accadde al minuto 74′ della ripresa. Un vero e proprio unicum nella storia del VAR.

L’attuale attaccante della Juventus Federico Chiesa, allora in maglia viola, viene atterrato in area di rigore. Pairetto, non considerando l’intervento falloso, lascia correre. Sul ribaltamento di fronte, tuttavia, la Spal trova il gol del 2-1. Mentre i calciatori ferraresi celebrano la marcatura, Luca viene richiamato al VAR per visionare il precedente contrasto ai danni dell’attuale numero 22 bianconero. Le immagini parlano chiaro: si è trattato di un fallo, ragion per cui la decisione corretta è annullare il gol della Spal e fischiare penalty per la Fiorentina. Cosa che Pairetto non manca di fare.

Nello spazio di pochi minuti, pertanto, i padroni di casa passarono da una situazione di vantaggio ad una di svantaggio, cosa che, non c’è neanche il bisogno di dirlo, suscitò l’ira dei tifosi presenti allo stadio. Specialmente nei confronti del direttore di gara, il quale, a più di due anni di distanza, è stato investito della carica di arbitro internazionale. La decisione del presidente dell’Aia Trentalance, è infatti ricaduta su di lui e sul suo collega Daniele Chiffi.

Leggi anche: Chi è Daniele Chiffi: dalla lite con Sarri alla promozione internazionale

Scritto da Andrea Crenna
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