Calendari, Marcello Lippi lancia l’allarme

"Sono ingestibili per i club: colpa delle confederazioni".

Intervistato dal Corriere dello Sport, Marcello Lippi ha parlato dei calendari eccessivamente fitti, un problema sollevato da diversi calciatori nelle ultime settimane: “Sono ingestibili per i club, vale soprattutto per chi ha tanti sudamericani in squadra. Di chi è la colpa? Delle confederazioni competenti, che non hanno voluto cambiare la formula delle loro qualificazioni al Mondiale.

Lì in Sudamerica ci sono tantissime squadre, bisogna mettere d’accordo tutti, disputano tre partite e vanno avanti fino a giovedì notte. Che da noi è l’alba di venerdì. Vedo che vanno in campo Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Uruguay e via proseguendo.

C’è dentro un sacco di uomini importanti per le nostre squadre. Come fa un che ha giocato giovedì sera prendere il volo venerdì, arrivare sabato mattina ed essere schierato la domenica? Con altre tre partite sulle spalle, poi”.

Qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi di giocare i Mondiali ogni due anni: “Come può essere seria una discussione di questo tipo? C’è già una competizione importante ogni due anni: in alternanza il Mondiale e l’Europeo con la Coppa America. Con l’aggiunta della Champions League ogni stagione. Lasciamo perdere”.

L’ex ct si è poi soffermato sulla lotta per lo scudetto: “Non è detto che la squadra più attrezzata vinca. A sensazione direi Napoli e Inter. E il Milan, che gioca un bellissimo calcio. Però la Juventus di sicuro farà qualcosa sul mercato e comunque non va mai data per spacciata”.

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