Cosa rischia il Chelsea se non arrivano offerte: i possibili scenari

La situazione del patron Abramovich con lo scoppio della guerra in Ucraina ha causato danni al Chelsea che ora è in vendita. Se non arrivassero offerte...

La guerra in Ucraina ha portato gravi conseguenze anche nel mondo dello sport. Se gli atleti russi della Nazionale sono stati esclusi da ogni competizione, lo stesso destino hanno dovuto affrontare i club di calcio che stavano partecipando ai tornei europei.

Qualcosa di molto simile, ma con conseguenze forse ancora più gravi, sta vivendo anche il Chelsea, squadra di Premier League, che come noto è guidata, o lo era fino a poche settimane fa, dal noto oligarca russo Roman Abramovich. L’imprenditore ha visto il Governo inglese bloccare tutti i suoi beni rendendogli impossibile la gestione del club e provocando non poche problematiche in termini di trasferte, trasferimenti e rinnovi di contratto.

Una vicenda che ha obbligato l’uomo d’affari russo ad annunciare la vendita della società. Adesso, però, potrebbero insorgere nuove problematiche, soprattutto nel caso in cui non si dovessero trovare offerte per il suo acquisto.

Cosa rischia il Chelsea se non arrivano offerte

Il Chelsea non sta certo vivendo il più facile dei momenti nonostante la stagione fosse iniziata certamente con altro piglio. I campioni d’Europa e del mondo in carica, vincitori della passata edizione della Champions League e del Mondiale per club, speravano di potersi dedicare unicamente al campo ma così, evidentemente, non è stato.

I problemi legati alla guerra Ucraina con l’attacco della Russia hanno portato, come detto, a delle difficoltà economiche per quanto concerne pagamenti di stipendi, trasferte e tutto ciò che riguarda il lato amministrativo. Tale situazione ha portato alla necessità della cessione del club da parte di Roman Abramovich. L’alternativa ad un nuovo proprietario potrebbe anche essere catastrofica: si va, infatti, da possibili penalizzazioni del club, fino alla retrocessione o addirittura al fallimento.

In tale ottica, dunque, diventa fondamentale chiudere il passaggio di proprietà dopo aver individuato i possibili compratori.

Chelsea, i tempi per la cessione

La cessione del Chelsea ad un altro proprietario resta comunque un’operazione complessa visti i costi e viste anche le tempistiche imposte dal governo inglese. In tale ottica, il presidente russo Abramovic dovrà formalizzare presto il passaggio di mano del club. Molto prima della fine della stagione in corso.

Pare che la deadline sia stata fissata per il prossimo 11 aprile, ovvero la data massima che i potenziali acquirenti avranno a disposizione per presentare un’offerta di acquisto per il Chelsea.

I possibili compratori

Roman Abramovich ascolterà tutte le offerte per il Chelsea ma avrebbe intenzione di non cedere il club a potenze americane o inglesi. Tale scelta, non confermata ufficialmente, restringere il campo ai potenziali acquirenti. Per il momento tra gli interessati sembrano esserci Hansjoerg Wyss, miliardario svizzero, e il tycoon americano del settore immobiliare Nick Candy.

Non sono escluse altre opzioni che vedrebbero una serie di cordate di investitori. Tra queste anche la candidatura della famiglia americana Ricketts, proprietaria dei Chicago Cubs. Per il momento, però, non ci sarebbero altri indizi che facciano pensare a piste concrete.

In caso di mancato arrivo di offerte per il Chelsea, la società si troverebbe davvero in cattive acque con i rischi prima citati a farla da padrone. La speranza, soprattutto quella dei tifosi Blues, è che arrivi prima di tutto la proposta giusta e poi che chi avrà in carico la società possa ristabilire quella serenità sempre avuta sotto la guida di Abramovich.

Scritto da Andrea Medda
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