Perché i calciatori guadagnano così tanto?

I calciatori sono abituati da anni a guadagnare cifre astronomiche: scopriamo il perché

Ormai da tantissimi anni gli sportivi, come ben noto, sono abituati a guadagnare tantissimo. Cifre astronomiche – che una qualsiasi persona normale non potrà, probabilmente, mai vedere nell’arco della propria vita – vengono guadagnate da molti protagonisti del mondo dello sport, anche nell’arco di un solo anno o in alcuni casi addirittura di qualche mese.

Un qualcosa ormai diventato reale e soprattutto normale, che non manca però allo stesso tempo di suscitare lo sdegno e l’incredulità di tanti. Il dibattito su quanto ciò sia giusto è dunque destinato a restare aperto, anche se i motivi di tale situazione possono essere in realtà numerosi.

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Gli elevati guadagni dei calciatori

Tra gli sport caratterizzati da stipendi elevatissimi per gli atleti, soprattutto rispetto a tante altre discipline sportive che molto spesso trovano pochissimo spazio sulle prime pagine dei giornali o nelle trasmissioni televisive, vi è ovviamente anche il calcio. Negli ultimi anni lo sport più amato e seguito del pianeta ha visto circolare cifre vertiginose in misura forse maggiore rispetto ai decenni precedenti.

Una vera e propria industria, con i calciatori a rappresentare il prodotto e allo stesso tempo il motore imprescindibile di quest’ultima. Fattori come la globalizzazione e il progresso tecnologico, che ha portato negli anni alla nascita di varie Pay tv, hanno reso il mercato del calcio ancora più grande e profittevole.

Gli esempi più significativi al riguardo, e allo stesso tempo anche i più semplici, sono ovviamente quelli dei vari Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar o Mbappé.

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I motivi degli stipendi dei calciatori

Alcuni motivi per gli enormi stipendi dei calciatori sono quindi in parte già stati elencati. Il mondo del calcio muove da anni un considerevole giro di affari, premiando però tutti quei giocatori che sono in grado di distinguersi rispetto agli altri. Come ovvio, un giocatore di Serie A, dalla visibilità e dal peso maggiori, guadagnerà cifre nettamente superiori se messo a confronto con atleti che militano ad esempio in club di Serie C o anche di Serie B.

Se si pensa al campionato di Serie D, i tesserati delle varie società percepiscono quasi sempre un massimo di 2.500 euro mensili, praticamente un altro pianeta se si prende in considerazione ciò che accade ai livelli più alti. Chi ha la fortuna e le capacità di arrivare ad esprimersi ad alti livelli ha quindi la possibilità di guadagnare tantissimo, anche se il tempo per fare ciò resta comunque limitato: la carriera di un calciatore, nella migliore delle ipotesi, dura all’incirca 15 anni, ma in molti casi può arrestarsi anche prima del previsto a causa di vari fattori.

I cosiddetti assi di questo sport, coloro per i quali le società sono disposte a spendere cifre da capogiro nelle varie sessioni di calciomercato e in grado anche solo con il loro nome di far sognare milioni e milioni di tifosi, vengono pagati tantissimo perché costituiscono prima di tutto un’ingente fonte di guadagni e di introiti per i propri club. Gli stipendi elevati, come per qualsiasi altra attività lavorativa, possono quindi essere visti come una sorta di premio, soprattutto per quei giocatori che si confermano per anni ad alti livelli e che riescono ad attirare le attenzioni degli altri top club.

Un argomento, questo, da sempre spinoso e che con gli anni a venire costituirà sicuramente ancora un rilevante oggetto di discussione.

Scritto da Francesco Basso
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