In arrivo una nuova Superlega? Come funzionerà la competizione

Dopo la sentenza di Madrid Sport22 enuncia i principi della Superlega

Dopo la storica sentenza del tribunale di Madrid, che ha respinto in quanto anticoncorrenziale l’opposizione della UEFA alla Superlega, l’idea avuta da diversi presidenti dei top club europei ora potrà più facilmente essere realizzata, ad annunciarlo la società A22 Sports Management.

Come era già emerso, la FIFA e la UEFA non possono essere ritenuti gli unici depositari dei valori europei e sportivi, dopo la sentenza fatta dal tribunale di Madrid dunque, la A22 Sports ha pubblicato un comunicato in 10 punti che andranno a definire la nuova competizione europea.

La nuova Superlega, i dieci principi

A22 Sports ha enunciato nel suo comunicato i dieci principi cardine del nuovo torneo:

  • Competizione aperta su base meritocratica: si tratterà di una campionato europeo aperto a 60-80 club e la partecipazione sarà gestita tramite promozioni e retrocessioni anno per anno. La qualificazione sarà invece aperta tramite i risultati nazionali. I ricavi saranno suddivisi tra tutti i club partecipanti.
  • Tornei nazionali: i calciatori dei club europei dovranno comunque essere impegnati nelle competizioni nazionali come fatto in precedenza. Sarà fondamentale in questo senso riuscire a bilanciare e rendere più competitivi possibile i tornei nazionali in tutto il continente europeo anche tramite le competizioni europee, fonti di risorse aggiuntive per il sistema.
  • Competitività: l’obiettivo di tutto ciò è migliorare ulteriormente la competitività delle competizioni nazionali ed europee. Per fare questo un punto fondamentale è la stabilità delle entrate per i club: con il nuovo formato ogni squadra partecipante avrà un minimo di 14 partite europee stagionali garantite, aumentando e stabilizzando gli introiti di ogni società.
  • La salute dei giocatori deve essere al centro del gioco: il numero di partite annuali nelle competizioni europee non dovrà essere aumentato orltre quanto previsto dai calendari attuali.
  • Competizioni gestite dai club con regole di sostenibilità finanziaria trasparenti e applicate adeguatamente: La competizione europee sarà gestita dai club come a livello nazionale. Strutture e linee guida dovranno essere in lina con la legislazione UE, e le spese dovranno essere in linea con le risorse generate.
  • La migliore competizione calcistica del mondo: Nello sviluppare una competizione paneuropea, l’aspirazione deve essere quella di creare l’evento sportivo più avvincente al mondo. Questo obiettivo può essere raggiunto solo permettendo ai migliori giocatori del mondo di sfidarsi.
  • Miglioramento dell’esperienza dei tifosi: Il calcio è un gioco popolare e il dialogo con i tifosi e i gruppi di tifosi indipendenti è essenziale per raccogliere idee che possano migliorare l’esperienza dei fans. Per questo è auspicabile un miglioramento nello standard per le infrastrutture per far diventare gli stadi europei qualitativamente uniformi.
  • Sviluppare e finanziare il calcio femminile: Da mettere al centro della scena la fianco di quello maschile, per fare questo i finanziamenti andranno incrementati in maniera significativa, non solo a livello professionale ma anche di base.
  • Un aumento significativo della solidarietà: La solidarietà di base è un pilastro essenziale del calcio europeo e dovrebbe essere aumentata ben oltre i livelli attuali portando a 400 milioni all’anno ai club non partecipanti, più del doppio di quanto previsto attualmente.
  • Rispetto del diritto e dei valori dell’Unione europea: Il calcio europeo e i suoi stakeholder sono chiamati ad abbracciare i valori, le leggi e le libertà fondamentali dell’Ue.
Scritto da Gabriele Vecchia
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