Snus: cosa è lo stimolante utilizzato dai calciatori in Premier League

Snus, ecco cos'è e quali effetti produce la sostanza che ha sollevato un caso in Premier League

Sta destando particolare scandalo il fatto che alcuni giocatori della Premier League, il campionato considerato da molti appassionati come il più spettacolare del mondo, ultimamente siano stati visti consumare lo Snus prima dell’ingresso in campo o direttamente seduti in panchina.

In questo articolo scopriremo cosa è e quali sono i suoi effetti.

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Snus: cosa è ed effetti

Lo Snus non è nient’altro che tabacco macinato ed essiccato prodotto in Svezia che viene venduto in piccole bustine piccole.

Viene applicato sotto il labbro o sulla gengiva e rilascia nicotina nel flusso sanguigno.

In Inghilterra, dove è scoppiato il caso in tempi recenti, è una sostanza considerata illegale, come peraltro in tutta Europa tranne che per il paese scandinavo che ne è il produttore.

Questo consumo in Premier è considerato un problema grave da arginare il più velocemente possibile. Ma quali sono i suoi principali effetti? Lo Snus funzionerebbe come una specie di eccitante istantaneo, rilasciando immediatamente dopamina nel corpo della persona che lo assume.

Pur non essendo una vera e propria droga può causare dipendenza e un suo utilizzo continuativo può contribuire ad aumentare il rischio di insorgenza di malattie tumorali.

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Snus: come mai è così facile reperirlo

Pur essendo illegale come detto sopra, è tutt’altro che difficile riuscire ad entrarne in possesso. Infatti non è assolutamente vietato mettere “Mi Piace” o “Segui” alle pagine social dei produttori in Svezia che sui loro siti offrono anche il servizio di spedizione all’estero.

Ecco quindi spiegato il perché sta facendo incetta di clienti all’interno della massima lega inglese ed anche nelle categorie inferiori del calcio britannico.

In Premier già si era parlato di questo stimolante quando Vardy attaccante del Leicester era stato sorpreso ad utilizzarlo in combinato con una bustina di Red Bull.

L’attaccante ha dichiarato di recente di aver smesso di utilizzarlo ma quelle immagini, insieme a video di giocatori in tempi recenti, sorpresi dalle telecamere ad infilarsi un qualcosa in bocca, esempi sono Traorè e Gillespie hanno fatto insospettire l’intero movimento calcistico inglese.

Sarà difficile estinguere la piaga in tempi brevissimi ma il segnale lanciato dalla Premier deve fungere da monito anche per le altre associazioni calcistiche del nostro continente sull’osservazione dei comportamenti dei calciatori durante le partite.

Anche perché stando a quanto raccontato da altri calciatori inglesi la sua presenza non è relativamente recente ma anzi, questo stimolante viene utilizzato da molto tempo dai calciatori.

I benefici sono minori degli effetti negativi. Rovinare una carriera per essere solamente un po’ più stimolati rispetto al solito, con l’illusione che questa euforia possa migliorare le prestazioni, verso quella che per molti professionisti è stata la tramutazione di una passione in un lavoro è davvero brutto.

Di conseguenza sarà interessante capire i provvedimenti che la Premier League e tutte le altre categorie inferiori in cui vi sono giocatori che ne abusano prenderanno per arginare definitivamente questo pessimo fenomeno che rovina l’essenza dello sport.

Già il fatto che i giocatori siano stati pizzicati dalle telecamere e/o vi sono stati ammissione da parte di alcuni di loro è sintomo che vi è la volontà di chiudere il caso una volta per tutte.

Scritto da Filippo Imundi
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