Calcio, squalifica per doping: la durata massima nel mondo del calcio

La durata massima della squalifica per doping nel mondo del calcio, cosa bisogna sapere.

Il caso Pogba ha fatto tornare prepotentemente il doping protagonista nel mondo del calcio. Infatti è notizia di poche ore la positività del centrocampista francese della Juventus al testosterone a seguito di controllo tramite gli esami delle urine. Ecco a quanto ammonta la squalifica massima se si assume doping intenzionalmente secondo la giustizia sportiva italiana.

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Squalifica per doping nel mondo del calcio, la durata massima

Il calcio ha già abituato a calciatori che sono stati trovati positivi a sostanze dopanti. Quando questo accade la squalifica è già di per sé importante, si parla di 1 o 2 stagioni senza poter giocare.

La situazione si aggrava quando è prevista l’intenzionalità, il caso di Pogba dovrebbe prevedere questa eventualità e quindi la squalifica salirebbe a 4 anni.

4 anni di squalifica per un giocatore che a Marzo ne compirà 31 significherebbe chiudere anzitempo una carriera che sarebbe potuta essere davvero di altissimo livello se non fosse stato vittima di bruttissimi infortuni che ne hanno pregiudicato il rendimento.

Una brutta tegola per il francese che qualora avesse assunto intenzionalmente il Testosterone lo ha fatto con la perfetta consapevolezza dei rischi in caso di positività ad un controllo.

Quel controllo è arrivato purtroppo per lui, non resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione. Di sicuro non avrà una fine rosea.

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Doping e calcio, altri casi famosi

Il doping nel calcio non è sempre legato alla capacità delle sostanze dopanti di migliorare le prestazioni sportive come nel caso di Pogba e di altri calciatori, Stam, Davids e Guardiola positivi nel 2001 al Nandrolone.

Infatti il caso simbolo di positività extra-calcistica riguarda Maradona che nel 1991 è stato trovato positivo alla Cocaina e nel 1994 all’ Efedrina.

Borriello fu trovato positivo al Prednisone e al Prednisolone dopo aver utilizzato una crema per curare un’infezione alle parti intime. La squalifica nel suo caso è durata 3 mesi.

Romario, famoso attaccante brasiliano nel 2007 fu trovato alla Finasteride presente in un prodotto utilizzato dal calciatore per combattere la caduta dei capelli.

Il caso forse più eclatante assieme a Maradona fu quello di Mutu, attaccante romeno che ha militato in svariati club italiani tra i più famosi si ricordano la Fiorentina, Juventus, Parma ed Inter. Fu trovato positivo alla Cocaina durante il suo periodo al Chelsea. Per lui 17 milioni di euro di multa.

La cocaina è stata la rovina anche delle carriere di Bachini e Flachi calciatori rispettivamente di Siena e Sampdoria, i due sono stati trovati positivi e per le loro vi era stata anche l’aggravante della recidività.

Anche Carrozzieri fu trovato positivo ad un metabolita della cocaina dopo un controllo mirato al termine della partita tra Palermo e Torino nel 2009. Due anni di squalifica per il calciatore italiano.

Come si è potuto vedere non si tratta certo della prima volta che il doping è presente nel calcio professionistico ad alti livelli. Indubbiamente quando però fuoriescono notizie come quella di Pogba dopo parecchio tempo di silenzio l’argomento torna di interesse.

Scritto da Filippo Imundi
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